g_andrini
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venerdì 27 maggio 2011
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bellissimo!
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E' un film particolare, girato splendidamente. Essendo buddista ho apprezzato particolarmente la disamina dei vari credi. E' un film da vedere per qualunque amante dell'India e non solo.
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roberta-r
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lunedì 3 marzo 2008
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india misticismo e realtà
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molto profondo e sentito...
offre un obiettiva panoramica della resltà indiana tra misticismo voluto e ricercato e estrema povertà. bei dialoghi e ottime inquadrature e fotografia. davvero un capolavoro
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lisboa0899
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martedì 25 settembre 2007
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insopportabile!!!
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MA CHE VUOL DIRE QUESTO PRESUNTUOSO DI REGISTA CON UN FILM PIENO SOLO DI LUOGHI COMUNI? NON ANDATE A VEDERLO!!!
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glc
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martedì 25 settembre 2007
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perchè no?
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Una coppia fresca di nozze Iraniana, alle prese col benestare della cultura borghese occidentale, cerca se stessa recandosi in India un po' come fanno tutti i disadattatsociali del nostro tempo. 2 caratteri differenti con visioni del religiosi per niente conciliabili: Lui è duro, attivista politico arrabbiato con Dio per la condizione in cui versa l'uomo, Lei è suggestionabile piena di voglia di far bene e di immergersi nella magia della vita ma bloccata dalla sua irritabile predisposizione a credersi nel giusto. Il regista ci presenta un viaggio affrontato da due persone appena legate dal vincolo del matrimonio ma distanti anni luce l'uno dall'altra, parla della superstizione indiana e dicome il punto di vista occidente oriente sia completamente opposto.
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Una coppia fresca di nozze Iraniana, alle prese col benestare della cultura borghese occidentale, cerca se stessa recandosi in India un po' come fanno tutti i disadattatsociali del nostro tempo. 2 caratteri differenti con visioni del religiosi per niente conciliabili: Lui è duro, attivista politico arrabbiato con Dio per la condizione in cui versa l'uomo, Lei è suggestionabile piena di voglia di far bene e di immergersi nella magia della vita ma bloccata dalla sua irritabile predisposizione a credersi nel giusto. Il regista ci presenta un viaggio affrontato da due persone appena legate dal vincolo del matrimonio ma distanti anni luce l'uno dall'altra, parla della superstizione indiana e dicome il punto di vista occidente oriente sia completamente opposto. Riesce anche a narrare con la scusa del viaggio piccoli episodi di vita indiana che non possono non colpire per la loro stravaganza e intensa "umanità". Insomma la fotografia è buona, il montaggio anche, il mantra che Lui si acolta nel walkman è d'eccezione tanti piccoli dettagli che non possono che non fare la gioia dell'osservatore attento.
Certo non è Kustoriza.
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mariaclara
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giovedì 20 settembre 2007
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un pò di silenzio
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E' un film faticoso e affaticante, noioso, pieno di dialoghi insostenibili che tolgono spazio a immagini e personaggi questi si emozionanti, che raccontano molto meglio il tormento religioso-esistenziale dei due insopportabili protagonisti di quanto non facciano i loro monologhi. L'ironia e leggerezza del tedesco non basta a un intero film. Un pò di silenzio...
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(di cla e lara)
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nemoprofeta
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mercoledì 19 settembre 2007
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un viaggio di nozze inutile
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Il fotografo indiano della prima storia inquadra bene, purtroppo, tutto il film: "un viaggio stupido".
Il regista si prende troppo sul serio e fa sproloquiare i suoi protagonisti per tutta l'India. Banalità filosofiche sparate a raffica si intrecciano a scene di una sciatteria irritante, come quando il marito "colloquia" con la statua del dio indiano (con tutti quelli che ci sono, guarda caso una mucca) versandogli del vino sul muso e bevendo dalla sua bocca: una scena degna dei film mitologici di serie B degli anni '50. Più che un viaggio filosofico è un monumento al luogo comune.
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bagigi
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martedì 18 settembre 2007
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insopportabile.
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Pellicola piena di banali e urtanti sproloqui, povero nei contenuti, noiso alla visione, insopportabile nella reiterazione dei visi dei protagonisti.
Ci si può salvare solo se si ha nelle vene un po' di indofilìa, e consolarsi con i Mantra e i benedicenti Sadu Grigi che si bagnano nel Gange. Ma anche lì ci si può rammaricare comunque, considerato tutto lo spazio tolto all'India per essere sacrificato con lunghi e disastrosi primi piani.
Perdetevelo!
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(di lisboa0899)
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