Storia dell'underdog che ha sconfitto l'impero del male: tornare a Ronald per celebrare Trump? Propaganda e fanservice per un'agiografia che sfrutta il business della nostalgia
di Lorenzo Ciofani La Rivista del Cinematografo
Lo spirito del tempo gioca a favore di Reagan, biopic dalla gestazione lunghissima, pensato come reazione all'ostile miniserie The Reagans, arginato nella stagione obamiana, risorto sotto la prima presidenza di Donald Trump (a un certo punto c'era di mezzo anche Will Ferrell) e infine messo su tra gli anni Covid e la seconda vittoria del presidente repubblicano.
L'intento è chiaro: creare un asse ideologico tra il più amato dei leader conservatori e il più divisivo dei capi americani. Ma c'è anche la volontà di sottolineare quanto l'eredità reaganiana rifulga nel sostegno a Trump, dal legame strettissimo con la religione ai confini con l'estremismo all'esercito del bene che prevale sull'impero del male (la Russia di ieri somiglia alla Cina di oggi). [...]
di Lorenzo Ciofani, articolo completo (3152 caratteri spazi inclusi) su La Rivista del Cinematografo 7 marzo 2025