Michele Gottardi
Il Mattino di Padova
Il racconto della genitorialità, di un essere genitore con o senza problemi è uno dei temi classici del cinema. Meno comune se investe il complesso rapporto tra due genitori separati e il figlio autistico, uno di quei ragazzini in bilico tra le fobie e la geniale marginalità dell'autismo, che lo porta a imparare a memoria i libri che legge e le battute che ascolta.
Max Brandel (Bobby Cannavale), è un comico fallito che cerca di tornare in scena. Dopo aver rovinato carriera e matrimonio con Jenna (Rose Byrne), si ritrova a vivere con suo padre Stan (Robert De Niro), un uomo burbero, ma affettuoso, dal sarcasmo pungente e un cuore più grande di quanto voglia ammettere, un ex chef che dopo aver fatto baruffa col mondo intero ora fa il portiere di un condominio di lusso. [...]
di Michele Gottardi, articolo completo (2700 caratteri spazi inclusi) su Il Mattino di Padova 23 aprile 2025