Nel flusso di coscienza della Colombia contemporanea
di Eugenio Renzi Il Manifesto
Camilo Restrepo si era fatto notare a Locarno nel 2016, dove il suo corto Cilaos aveva ricevuto il pardino d'argento. L'anno successivo, La Bouche faceva parte della selezione della Quinzaine des réalisateurs. A Berlino arriva con un film di 70 minuti, che, senza rinnegare nulla della forma e dello stile «video art» dei corti precedenti, cerca di adattarla alla durata di un (piccolo) lungometraggio.
La storia di Los Conductos si ispira alla vita di una persona che Restrepo ha incontrato nel 2013, sul set di un film. [...]
di Eugenio Renzi, articolo completo (3116 caratteri spazi inclusi) su Il Manifesto 27 febbraio 2020