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Holy Motors |
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Un film di Leos Carax.
Con Denis Lavant, Edith Scob, Eva Mendes, Kylie Minogue, Elise Lhomeau.
continua»
Drammatico,
durata 110 min.
- Francia, Germania 2012.
- Movies Inspired
uscita giovedì 6 giugno 2013.
MYMONETRO
Holy Motors  
valutazione media:
3,00
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Con film così il cinema non morirà mai
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| venerdì 26 aprile 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Stupefatto, sconvolto, emozionato, incredulo, ammirato, affascinato. Sono solo poche delle sensazioni che vedendolo mi hanno suscitato questo film. Un film di cui ho dovuto leggere 300 critiche e analisi per spiegarlo anche a me stesso. Ho avuto 100 idee del film, alcuni ne hanno confermate alcune, altri me ne hanno date altre. Inizio dicendo che è un film assoluto, uno di quelli che dirai per sempre l'ho visto e meno male l'ho visto. Amo Carax da quel magnifico "Les Amants du Pont Neuf" con sempre il magnifico e caratteristico Denis Lavant. Con questo ho la conferma di tutti e due. Carax un genio, Lavant un attore meraviglioso, perfetto per parti difficili e trasformate. Vedendo Amour prima di questo ho detto che non poteva che vincere Cannes il film di Haneke. Vedendo questo ora ho dei dubbi, ma sono due film non paragonabili, soprattutto questo di Carax è un film "Imparagonabile" con tutti. Un fim sul cinema, le trasformazioni evocano tutti i generi del cinema ma a me non basta. Un film sulla società ad occhi chiusi (il pubblico della sala) una società morta che si spenge piano piano e non vede e non vive. Ma non mi basta. Un film sul cambiamento della vita della società alla ricerca di nuove cose, la morte dei motori, la morte di macchine belle ma finte, la morte del cinema e la ricerca di tutto e niente. Ma non mi basta. Un film che non spiega chi è Oscar, che significa, chi lo manda, dove vada. Forse è un angelo che rivive le vite degli altri, chiamato da loro stessi per (ri)vivere la parte determinante della loro vita, spesso la morte, perchè la morte degli altri ti tiene ancora più in vita. Forse siamo noi Oscar che viviamo sempre la nostra vita uguale ma dentro di noi ne viviamo altre 100. Ma non mi basta. Carax appare all'inizio e allora forse è la vita di Carax è lui Oscar è quello che vede della vita o forse vede tutti noi come Oscar. Altri 40 forse vorrei dire. Resta il fatto che ancora una volta un film francese ha colpito. Mi farà pensare per giorni e giorni e fino a che ci saranno film così il cinema non morirà mai. Grazie Carax e grazie Lavant
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