Il figlio più piccolo |
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Un film di Pupi Avati.
Con Christian De Sica, Laura Morante, Luca Zingaretti, Sydne Rome, Nicola Nocella.
continua»
Drammatico,
durata 100 min.
- Italia 2010.
- Medusa
uscita venerdì 19 febbraio 2010.
MYMONETRO
Il figlio più piccolo
valutazione media:
2,62
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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cinismo di avati stile virzìdi martalariFeedback: 6871 | altri commenti e recensioni di martalari |
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mercoledì 17 febbraio 2010 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Christian De Sica nel film "IL FIGLIO PIU' PICCOLO"è spietatissimo e cinico uomo d'affari che con il suo fedele "Zingaretti" riesce a scalare l'impero economico, ma appena arrivano le prime difficoltà gli viene proposta una via di uscita: intestare tutto ad uno dei figli che ha "abbandonato" insieme alla ex moglie (Laura Morante) che ancora lo ama, nonostante il suo menefreghismo Il film sale di ritmo e d'interesse scena dopo scena, all'inizio Avati ci fa conoscere "il gatto e la volpe": De Sica e Zingaretti per poi allargare il campo sul loro gruppo di alleati alla scalata economica che sono gli stessi che cercheranno di tamponare la loro discesa ma che lui stesso (De Sica) tratta male .... Ma quando tutto sembra andare male si riscoprono valori ormai persi, come nella società che ci circonda dove si è perso ormai il senso di famiglia, la stessa famiglia che è l'unica ad accoglierti e a perdonarti quando sbagli. Nel film ci sono tantissime frecciatine, intanto ai giovani che vogliono fare cinema pur non sapendo cosa sia il cinema magari affascinati da un genere che amano e che credono di conoscere, giovani che credono di avere l'idea pazzesca che può non solo cambiare loro ma aloro parere la cinematografia italiana e affermano di esser incompresi se nessuno li ascolta (molto divertente il cameo di Bonivento). C'è la donna che riesce a perdonare tutte le malefatte perchè perennemente innamorata del proprio uomo. C'è l'attricetta da far vedere ai piani alti prima che la veda il regista che possa mettere bocca. C'è il dipendente che seppur trattato male ma cosciente di aver favorito il proprio capo a diventare un vero squalo, preferisce nuotare in acque torbide pur di galleggiare. Un film diverso da quelli che abbiamo già visto di Avati (con questo film ha raggiunto le 40 pellicole), che racconta come sia ormai spasmodica la ricerca di affermarsi ad alti livelli vendendo anche il rispetto e la fiducia dei propri cari PER CHI AMA IL CINEMA DEGI AVATI
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