Si tratta di una commedia drammatica ben riuscita, ma apparentemente non molto originale. La vicenda racconta, infatti, le difficoltà della giovane Gray – interpretata da Jennifer Garner – che, alla vigilia del proprio matrimonio, rimane sconvolta dalla morte del fidanzato durante un’uscita in canoa. A consolarla, alcuni dei più stretti amici di lui fra cui Sam, Dennis e Fritz. Ad aggravare la situazione spunta, infine, un figlio segreto.
Una serie di scelte tecniche consente a questa pellicola di non cadere nella banalità comune a molti film del genere: in primis i vivaci e mai ripetitivi dialoghi fra attori che con grande bravura riescono a deviare l’attenzione dello spettatore dall’evento centrale della vicenda su piani secondari come l’importanza sempre troppo sottovalutata della vera amicizia; in secondo luogo la scelta della regista di non focalizzare eccessivamente l’attenzione sui protagonisti, ma di lasciar evolvere il carattere di tutti i personaggi nel corso della storia. Ciò rende, indubbiamente, più dinamico e meno lento il piano temporale della pellicola. Il colpo di scena finale rischia di essere travolto dalla tendenza di far apparire una persona defunta senza macchia e senza peccato, effetto che comunque non fa al caso di questo film.
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