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Salve,
nel mio nickname non mi riferivo comunque alla musica, ma ad una frase che Mahler replicò a Bruno Walter, il quale tutto entusiasta era venuto ad annunciargli che aveva conosciuto un nuovo musicista, autore di cose davvero interessanti. La risposta lapidaria fu: "Interessante è facile. Bello è difficile". Credo che sia una frase decisamente profonda e in grado tutt'oggi di far riflettere sul reale valore di un sacco di presunta "arte", anche e soprattutto attuale. A condizione di volerlo fare, ovviamente... Nel caso specifico confermo il giudizio, ampiamente non condivisibile, per carità, (d'altra parte non mi interessa trovare proseliti), di un film estremamente pretenzioso, cerebrale, banalmente didascalico nei dialoghi, asettico e non credibile nella componente emotiva, e nell'insieme quindi insipido. Probabilmente, a chi associa alla parola amore la passione travolgente di un Neruda o di un Tristano e Isotta per rimanere in tema di musica, o di un'Estasi di Santa Teresa nell'ambito della scultura, gli amoretti filosofici dei due protagonisti fanno poco effetto. Ma non voglio divagare e lascerò ai critici il loro importante lavoro, non senza ricordare prima, però, che Saint-Saëns nel suo Carnevale degli animali ha loro assegnato il raglio degli asini, e, in tempi più recenti, le teste di
Modigliani qualcos'altro ancora hanno insegnato sulla loro reale competenza. D'altra parte ad altre recensioni che ho letto si potrebbe tranquillamente rispondere: "Giudizio troppo indulgente!"... Ciao e alla prossima! :-)
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giuliano451
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lunedì 17 dicembre 2007
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cosa è bello?
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La mia espressione "ascolta Wagner piuttosto!!" era solo ironica...Ripeto un concetto stra-ovvio: Visto che il concetto di bello o brutto non è scientificamente misurabile puoi solo dire "mi piace perchè..." o "non mi piace perchè...". E dunque il tuo giudizio sul film mi sembra un po' eccessivo.Cosa altro ascolti? Ciao.
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ascoltatemahler!
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mercoledì 19 dicembre 2007
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l'ironia l'avevo capita...! :-)
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Ciao! Non sono d'accordo. In campo artistico il gusto è anche il risultato di studio e non solo di istinto. In caso contrario parlare di arte o di un piatto di minestra per cui dire "mi piace perché.../non mi piace perché..." sarebbe la stessa cosa. E a questo serve la scuola: chi si andrebbe a leggere Dante, altrimenti? Credo che la frase di Mahler sia da intendere non in nome di una definizione di bellezza estetica, ma nella creazione di opere che non tramontino mai nel tempo: credo che questa sia la reale bellezza. Il cinema non fa eccezione, a meno di non relegarlo a mero svago. Probabilmente sarò eccessivo, ma non bevo tutto quello che la mente di Rohmer può partorire in nome del fatto che è un maestro (e lo è, sia ben chiaro: molti suoi film sono splendidi!) Ma ogni tanto credo che un bel capitombolo lo faccia chiunque.
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Ciao! Non sono d'accordo. In campo artistico il gusto è anche il risultato di studio e non solo di istinto. In caso contrario parlare di arte o di un piatto di minestra per cui dire "mi piace perché.../non mi piace perché..." sarebbe la stessa cosa. E a questo serve la scuola: chi si andrebbe a leggere Dante, altrimenti? Credo che la frase di Mahler sia da intendere non in nome di una definizione di bellezza estetica, ma nella creazione di opere che non tramontino mai nel tempo: credo che questa sia la reale bellezza. Il cinema non fa eccezione, a meno di non relegarlo a mero svago. Probabilmente sarò eccessivo, ma non bevo tutto quello che la mente di Rohmer può partorire in nome del fatto che è un maestro (e lo è, sia ben chiaro: molti suoi film sono splendidi!) Ma ogni tanto credo che un bel capitombolo lo faccia chiunque. E secondo me qui l'ha fatto ben bene. Ciao e auguri di buone feste!
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