Il 13° guerriero |
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Un film di John McTiernan.
Con Omar Sharif, Antonio Banderas, Diane Venora, Vladimir Kulich, Bennis Storhoi, Sven Wollter.
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Titolo originale The 13th Warrior.
Azione,
durata 102 min.
- USA 1999.
MYMONETRO
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sorvolando...di beowulfFeedback: 135 |
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lunedì 24 maggio 2010 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
...sul ridondante e in larga parte criticabile pistolotto storico che precede, dato che, per esempio, nell'ansia di affastellare tutte le nozioni conosciute, si arriva a mischiare tranquillamente conflitti di epoca neolitica (nel libro i Wendol sono addirittura una "enclave" di neanderthaliani sopravvissuti a 30 mila anni dalla data ufficiale della loro estinzione - sic!)con quelli di epoca alto medievali, avrei parecchio da ridire. Per esempio, da tempo storici e antropologi seri mettono decisamente in dubbio la reale esistenza di società matriarcali, ipotizzate sulla base del presunto culto delle dee madri... così come per un antropologo, la definizione "religione animista" non vuol dire proprio un bel niente. Nessuno poi pare accorgersi che uno dei presunti normanni (o vichinghi) ha un kilt (all'epoca assolutamente ridicolo)e nome celtico, e dato che nel X secolo i nordmann iniziavano le loro scorrerie piratesche, a partire da Inghilterra e Irlanda, ipotizzare questa commistione è un po' bizzarro... anche sulla navigazione in alto mare ho qualche dubbio: è vero che i drakkar erano costruiti per reggere il burrascoso mare del nord, ma la navigazione costiera, o fluviale era la preferita anche da questi valenti marinai, tenuto conto che all'epoca non esisteva nessuno strumento che consentisse la navigazione in mare aperto, e quindi la conseguente necessità di avere punti di riferimento ottici anche in ondizioni meteorologihche avverse. Poi probabilmente è vero che i vichinghi arrivarono sino in America, ma per caso, trascinati da una tempesta che fece loro perdere la rotta, tant'è che se anche vi giunsero, non furono in grado di tornarvi per colonizzarla, in un momento nel quale lotte intestine spinsero migrazioni di conquista verso sud.Ci sarebbe poi da chiarire che davvero l'ambasciatore arabo Ibn Fadlan si recò nel Nord Europa, ma presso i Rus', quindi per quell'epoca nel principato di Kiev... Rus' che nascono da una commistione fra popolazioni slave sottomese dai varieghi, come testimoniata dalle cronache di Nestore... la questione è quindi molto più complessa del classico fiordo e dei tredici energumeni che parlano chiaramente in svedese moderno che vediamo nel film.Poi, anche se hávamál e altri poemi vichinghi giuntici testimoniano una certa sottigliezza di pensiero, sinceramente, un vichingo che insegna a un colto arabo di Baghdad l'arte della diplomazia, del dire senza dire, mi fa decisamente ridere. E mi fermo, anche perché ho benpresente la classica "documentazione scientifica" tipica dei romanzi di Crichton, che mischia sempre molta fantasia alla realtà, e va presa con beneficio d'inventario e un pizzico di buon senso. Detto questo il film è sicuramente godibile e sa premere con efficacia sul pedale dell'epos, a tratti vistosamente ispirato al Beowulf, poema molto bello e del quale abbiamo assistito all'ennesimo scempio cinematografico non molto tempo fa... ma per favore, non facciamo confusione: la realtà storica è un'altra cosa!
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