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Luigi Paini
Il Sole-24 Ore
La realtà: le infinite pianure australiane, solcate da strade rettilinee che si perdono all’orizzonte, sulle quali non passa mai nessuno. La fantasia: Nashville, Usa, capitale della musica country (e non solo), sfavillante parata di insegne al neon dove il successo sembra a portata di mano. Ralph, il giovane protagonisa di Patsy Cline, del regista australiano Chris Kennedy, è sospeso tra queste due dimensioni dell’esistenza. La prima, ben concreta, è quella in cui ha vissuto fino a diciotto anni, “allevato” da quei due bonaccioni di mamma e papà come una pecora di razza merino: lavoro, lavoro, lavoro. [...]
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