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"Conspiracy Theory"di Richard Donner(1997), ossia di un regista che ha sempre coltivato mistero e intrigo come elementi costitutivi del suo cinema , da"The Omen"(1976)a"Scrooged"(1988)a"TImline"(2003), passando persino per i vari "Superman", è un film dove(a rischio di una certa confusione sul piano psicologico e di credibilità); il personaggio-chiave, ossia il tassista in vena di individuare presagi e complotti partout, in realtà uomo quasi"cyber", già sottoposto a"Lavaggio del cervello"tramite LSD ed elettroshock per trasformare in killer , in"electric soldier", si rivela anche capce di sentimenti e devozione al"bene",è molto controverso, come lo è anche la protagonista femminile Julia Roberts, che ha visto uccidere"misteriosamente"il padre e a un certo punto viene convinta che l'assassino sia stato proprio il"tassista pazzo",,, In questo cuneo, che culiminerà con l'amore, si insinua la figura di Patrick Stewart(come attore), il direttore(non ex, ma in carica)del terribile programma di"massificazione"dei soldiers, insomma il vero vilain della storia. C'è questo elemento di svelamento della realtà(tutte le superpotenze, ma in specie gli imperialistici States erano così concepiti e indirizzati)terribile di "cyber", condizionati per uccidere i"nemici", ci sono anche scene divertenti e di pura azione, in un film che conosce qualche"scarto"(passaggi ingiusificati, sul piano della narrazione filmica), ma che ha, nel contempo, una sua unità narrativa che ritrova di volta in volta. Interpreti sempre adeguati, con un Gibson, ancora abbastanza lontano dalla determinante(e discutibile)esperienza autorale-registica di "THe Passion of the Christ"(2004), decisamente convincente, come anche la Roberts e Stewart. El Gato
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