Cobra

Uscito dopo Commando (uno dei film simbolo dell’ action anni ’80), Cobra è un film che pur attenendosi alla stessa riga risulta di tutt’ altro spessore: deludente, lento, edonista, violentemente iperbolico anche più del film dell’ amico-rivale di Sly.
Poliziesco che di poliziesco ha poco se non nulla, dato che si conclude con una sparatoria degna del film d’ azione più adrenalinico.
Se è un film che potrà piacere ai fan di Sly, lo stesso non posso dire io che da ammiratore di Stallone mi aspettavo qualcosa di quantomeno sensato, gran parte della storia è lasciata al caso ed è articolata davvero male.
Dopo un’ inizio discreto il film sfocia nell’ insensato, il protagonista segue piste inspiegate e inspiegabili, l’ atmosfera anni ’80 è resa bene, non dalle canzoni purtroppo ma dall’ edonismo: frequenti inquadrature alle scarpe del protagonista (che mangia pizza coi guanti), sempre in occhiali da sole anche quando non servirebbero, tanta cura nelle armi insomma, peccato che non si possa dire lo stesso della sceneggiatura che tengo a sottolineare quanto spesso sfoci nel ridicolo.
Ridicole sono infatti le battute da spot pubblicitario con cui sperava di deliziarci lo stesso Cobra: “Tu sei il male, io sono la cura”. “Tu puzzi, lavati” o “Qua la legge si ferma e comincio io. Stronzo.”
Cattivi che si autoproclamano “eroi del nuovo mondo” e fanno quello che fanno senza alcun motivo se non quello che sono dei fanatici psicotici.
Storia d’ amore ridotta ai minimi termini con Brigitte Nielsen (la cosa più bella del film, futura moglie di Sly) e in un film che dura 80 minuti sarebbe stato doveroso quantomeno approfondire assieme al background dei cattivi.
L’ idea del poliziotto ribelle troverà migliore caratterizzazione in tante altre pellicole, specialmente nelle saghe di Arma Letale (1987), o quella dell’ Ispettore Callaghan degli anni ’70. Insieme a Fermati o Mamma spara! siamo davanti al peggio di un attore che ha fatto sognare intere generazioni e a cui in tanti vogliamo bene.

Voto 5

Danko188