Chorus line

Sono della generazione che andava a vedere i Music Hall negli anni '50 e '60 e non sono molto d'accordo con la recensione sia dei Morandini che, soprattutto, dell'articolista del Corriere. Il quale non ha mai vissuto a New York, altrimenti non si meraviglierebbe di 50 o più artisti in lista per una audizione per soli otto posti e, addirittura, pretenda uno sfondo sociale in uno spettacolo destinato semplicemente a divertire ed affascinare per la bravura dei ballerini e la bellezza delle musiche e delle coreografie. Anche perchè il giudice primo é il pubblico, il quale ha gratificato questo spettacolo di oltre 6.000 repliche, confermando un apprezzamento che, con buona pace dei sovracitati, dura nel tempo.