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La protagonista è Yolanda, una cantante eroinomane accusata di un delitto che non ha commesso e che si rifugia presso un convento di suore dedite alla droga, alla letteratura erotica e al lesbismo.
La missione di queste suore è di combattere il peccato, ma se i peccatore non esistessero più la loro missione non avrebbe più senso: per paura di ciò si sono messe a peccare loro stesse. In questo modo il film rappresenta il paradosso della fede che si nutre dei peccati del mondo.
L'argomento religioso in Spagna è sempre stato un tabù. Con questo film Almodovar lancia una forte critica alla religione, mostrando il peccato come vero veicolo per la libertà.
Interessante però notare come il regista non racconti le suore in modo negati, anzi sia dalla loro parte; e questa indulgenza nei confronti dei suoi personaggi sia la stessa che la religione cristiana dovrebbe avere verso i peccatori.
è la terza pellicola del regista. Si nota un certo miglioramento dal punto di vista tecnico rispetto agli esordi, ma il suo stile si evolverà ulteriormente nelle prossime pellicole.
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