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È certamente un pugno nello stomaco per la presentazione di una tristissima realtà che coinvolge sia i piccoli protagonisti, sia il mondo dei "grandi della terra", per usare un'espressione demenziale dei giornalisti. I primi sono vittime innocenti di una cultura povera per indigenza e per limitato sviluppo intellettivo (nel senso della poca riflessione sulla vita e sulla poca scolarizzazione, sebbene il problema è molto più profondo e non esaustivo in due parole). I secondi (il mondo dei "grandi della terra") sono indubbiamente coloro che schiavizzano economicamente, ipocriti e malvagi non per la loro ricchezza ma per l'egoismo, che colonializzano costringendo alla povertà economica e poi fingono di interrogarsi sui "reali problemi": una mentalità diabolica. Solo si pensi che "i grandi" si scandalizzano per gli orrori che si commettono su queste giovani persone e ma poi vengono uccisi per il satanico commercio di organi da recuperare per il mondo dei "grandi della terra". Pur dovendo generalizzare, va tenuto presente che anche tra il mondo benestante ci sono eccellenti persone che si impegnano per i più poveri in associazioni e anche individualmente di cui non si parla.
Film che apprezzo nonostante alcune scene forti che, a mio modesto parere, si potevano evitare; un film che con la dovuta presentazione potrebbe essere di stimolo ad un impegno maggiore verso queste realtà. In Romania la situazione non è certo migliore e i minorenni sono oggetto di piacere e sfruttamento da parte di insospettabili persone anche italiane.
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