Durante la seconda guerra mondiale quattro soldati ed il loro sergente combattono su vari fronti.
Il film risulta nel complesso alquanto raffazzonato, le scene di guerra sono assolutamente non realistiche ( non solo per i carri Sherman americani spacciati continuamente per mezzi tedeschi, ma proprio per la dinamica degli scontri a fuoco ), spesso manca una visione d' insieme della battaglia ( che sembra combattuta solo dai protagonisti! ), il ritmo della pellicola è lento e la suspence è scarsa, i personaggi sono troppo stereotipati e risultano anche poco credibili come soldati coinvolti in una campagna bellica, perfino l' interpretazione di Marvin non è all' altezza di quelle in altri film, gli scenari in cui si svolge l' azione sono spesso anonimi ...
Non capisco proprio le recensioni entusiastiche per questo film, a me sembra un prodotto decisamente mediocre e per nulla paragonabile ad altri film di guerra sul secondo conflitto mondiale, sia datati ( "Il giorno più lungo"), sia recenti ( "Salvate il soldato Ryan"), tanto per citarne due.
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sir gient
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mercoledì 15 aprile 2015
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era un primo passo
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a parte apocalipse now... che racconta la guerra vera, cruda... fino a quegli anni i film di guerra sono sempre stati banalizzati coinvolgendo ideali di libertà e di patriottismo contro il cattivo solato tedesco... un po' come accadeva per i film dove i pellerossa venivano sempre sterminati...Qui per la prima volta non è la guerra al centro ma l'animo umano, il protagonista non sono le epiche battaglie ma la vita di un soldato che combatte da sempre e che deve convivere con il rimorso di non aver ucciso un nemico ma di averlo assassinato.... il confronto è continuo, la guerra è di sottofondo... ed è trattata marginalmente...Certo l'aspetto di costrutto, il montaggio, la diegesi si perde un po' tra uno sbarco e l'altro.
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a parte apocalipse now... che racconta la guerra vera, cruda... fino a quegli anni i film di guerra sono sempre stati banalizzati coinvolgendo ideali di libertà e di patriottismo contro il cattivo solato tedesco... un po' come accadeva per i film dove i pellerossa venivano sempre sterminati...Qui per la prima volta non è la guerra al centro ma l'animo umano, il protagonista non sono le epiche battaglie ma la vita di un soldato che combatte da sempre e che deve convivere con il rimorso di non aver ucciso un nemico ma di averlo assassinato.... il confronto è continuo, la guerra è di sottofondo... ed è trattata marginalmente...Certo l'aspetto di costrutto, il montaggio, la diegesi si perde un po' tra uno sbarco e l'altro... convengo che ha alcune pecche narrative e anche il montaggio spesso lascia qualche buco... ma il principio su cui si basa il film è innovativo, rispetto ai precedenti film di guerra... guarda the longest day... e fai il confronto su come la guerra viene vista e vissuta... tralasciando la bellezza del film e forse capirai la differenza... "salvate il soldato Ryan" è il figlio di questi bisnonni.. non lo dimenticare !!!
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