Non son degno di te |
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Un film di Ettore Maria Fizzarotti.
Con Nino Taranto, Gianni Morandi, Vittorio Congia, Fabrizio Capucci, Laura Efrikian.
continua»
Musicale,
b/n
durata 115 min.
- Italia 1965.
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tipico musicarello-meglio i comici nel filmdi elgatolocoFeedback: 257552 | altri commenti e recensioni di elgatoloco |
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lunedì 17 aprile 2017 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Morandi allo zenith della carriera, con il musicarello sulla canzone(allora)-clou"Non son degno di te"(ma nel film azzarda anche l'interpretazione di"Ave Maria", stendiamo un velo pietoso...), che diventa"eponima", diviene anche sintomatica del plot, quando il cantante-soldato(un motivo ricorrente tratto peraltro dalle cronache, anche il decisamente più grande Elvis Presley era stato militare USA, in quel caso con le truppe Nato in Germania OVest)fa il soldato nel patrio esercito(all'epoca la leva era obbligatoria)e inizia a firmare i primi contratti, oltre a sposarsi, dopo qualche"pietra d'inciampo"relativo alla sua gelosia, ovviamente(...)ingiustificata. Filmetto, non di più, firmato Ettore M.FIzzarotti, dove l'unica cosa lodevole sono qualche caratterizzazione dialettale(Ave Ninchi meglio di Nino Taranto)e soprattutto l'inizio(e poi qualche ripresa nel"corpus"del film)con una coppia, credo altrimenti inedita, tra Raffaele Pisu e Gino Bramieri, che fanno gli allevatori in quel di Monghidoro, patria del"Gianni"nazionale, con Bramieri costretto da esigenze di copione a fare il Bolognese invece che il Meneghino , mentre Pisu di Bolgona lo è davvero. Eccelso inizio a lume di candela(specchio sull'Italia pre-industriale ancora "sopravvivente"in certe realtà anche a metà anni Sessanta, con tutto il"boom"decantato da"magnifiche sorti e progressive")con i due comici citati al massimo, pur se rifacentisi, a livello di ispirazione al modello del duo Stan Laurel-Oliver Hardy, ma abbastanza originali nella realizzazione effettiva, nel" precipitato", nel prodotto. Specchio di un'epoca, di un tempo, di una chance poi bruciata, colpa anche della dromologia, dell'avvento di nuove tecnologie di cui non si era capito in anticipo il peso dirompente. Curiosità: la colonna sonora è del Maestro Ennio Morricone, che all'epoca faceva già cose molte migliori, anche a livello di sound-tracks e canzoni: "La Pappa al poModoro"per la Pavone, i sound-tracks per i capolavori di Sergio Leone... Quanto a Morandi-attore ha fatto di meglio, dopo? Secondo chi scrive no. El Gato
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