Cantando sotto la pioggia |
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Un film di Stanley Donen, Gene Kelly.
Con Gene Kelly, Cyd Charisse, Debbie Reynolds, Donald O'Connor.
continua»
Titolo originale Singin' in the Rain.
Musical,
Ratings: Kids+13,
durata 103 min.
- USA 1952.
- Cineteca di Bologna
uscita lunedì 5 dicembre 2022.
MYMONETRO
Cantando sotto la pioggia
valutazione media:
4,88
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Cinema in musica.di IuriVFeedback: 19621 | altri commenti e recensioni di IuriV |
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mercoledì 26 novembre 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Commedia musicale come non se ne fanno più, questo film gioca con il mondo del cinema. Ambientato nel 1927, nel momento in cui le pellicole scoprivano il sonoro, l'opera analizza in chiave scherzosa il modo in cui i divi dell'epoca sono stati costretti a confrontarsi con un mondo diverso. Abituati alla grande gestualità, dover affrontare una recitazione più posata dev'essere stato un trauma per nulla facile da gestire. L'esempio di questo cambiamento è rappresentato dalla diva adorata dalle folle di spettatori durante gli anni del silenzio, ma incapace di vera recitazione, afflitta da una voce stridula in forte contrasto con la sua avvenenza. Lei è il personaggio negativo di questo lavoro monumentale, in eterno contrasto con la timida ma talentuosa Debbie Reynolds. Il film, soprattutto nella prima parte, esplora tutto questo in modo interessante, facendo sorridere e non risprmiando qualche frecciata al patinato mondo di Hollywood. Attacchi per altro discreti e ben mascherati da una sceneggiatura che prende a riferimento un determinato periodo storico. Nel suo svolgimento la sceneggiatura stessa alleggerisce i toni, puntando il fuoco sulla storia romantica dei protagonisti e trasformandosi in una serie di espedienti utili a mettere in mostra il talento di Kelly, O'Connor e Reynolds nel ballo. Per chi, come me, non ha una grande passione per l'arte della danza, questi inserimenti, sempre più massicci man mano che la storia prosegue, risultano come dei cali in un ritmo altrimenti sostenuto. Ma è una questione di gusti. Inevitabilmente, la forma che questo lavoro da alla commedia sente il peso degli anni. La recitazione molto fisica che il musical richiede e l'ingenuità della storia d'amore portano il gradimento del film verso gli appassionati del genere. Non mancano comunque i guizzi registici, come il montaggio glitterato in netto anticipo sui tempi. Ma anche l'imponente scenografia che fa da sfondo alle coreografie dei balli è degna di nota. Ed è persino inutile parlare delle musiche, visto che molte delle canzoni cantate qui godono ormai di fama propria e vengono riproposte ciclicamente ovunque. Nonostante non sia un appassionato di questo genere, la visione è stata comunque piacevole per quello che, a conti fatti, rimane un classico immortale.
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