Precari di tutto il mondo unitevi!
di Boris Sollazzo Liberazione
Generazione di fenomeni. Come chiamare infatti chi vive a tempo determinato, non viene capito neanche dai parenti stretti e sa se sarà riconfermato nel suo lavoro da fame il giorno prima di "scadere"? Conan che (soprav)vivono nel presente perché il futuro non possono nemmeno ipotecarlo. In tutti i sensi.
Ascanio Celestini, che di solito le storie del suo teatro civile le raccoglie nel passato, lo ha capito e se ne è andato nella periferia romana, quella dei centri commerciali e dei call center "figli della stessa cultura palazzinara", per raccontare una vicenda esemplare di lavoro precario e negato. [...]
di Boris Sollazzo, articolo completo (3396 caratteri spazi inclusi) su Liberazione 1 febbraio 2008