Una selezione di titoli del grande cineasta in programma dal 12 dicembre al 5 febbraio al cinema Quattro Fontane di Roma.
Dopo il successo della prima parte, prosegue la rassegna XX secolo – L’invenzione più bella, con nuovi imperdibili appuntamenti in programma dal 12 dicembre al 5 febbraio al cinema Quattro Fontane di Roma.
Dopo la fortunatissima parentesi dedicata a mostri sacri come Stanley Kubrick, Yasujirô Ozu, John Ford, Jean Renoir, Marlene Dietrich e Marco Ferreri, si riparte lunedì 12 con Susanne Bier e Martin Scorsese.
Pino Farinotti parla di MARTIN SCORSESE facendo un excursus dei suoi film più importanti.
Intrigo internazionale, di Hitchcock ha reso popolare il monte Rushmore dove campeggiano le effigi di quattro grandi presidenti degli Stati Uniti. Sono Washington, Lincoln, Jefferson e Teddy Roosevelt. Penso a un ideale monte Rushmore per quattro grandi registi americani di questa epoca. Sono Scorsese, Spielberg, Allen e i Coen, anche se sono due. So benissimo che altri studiosi farebbero altri nomi. Ma sto alla mia discrezione e non mi stancherò mai di dire che nessuna disciplina è più discrezionale del cinema. Ma comunque credo che quei quattro, anzi cinque, nessuno li discuta.
Il focus è su Martin Scorsese, che ha appena compiuto ottant’anni. Trattasi di grande artista, completo, padrone di tutti i registri e degli equilibri drammaturgici del cinema al livello più alto; è un inventore, un narratore lucido ed efficace, e non manca di un tratto visionario distribuito con prudenza. E ha dimostrato di sapersi evolvere e cambiare.
Dati decisivi. Nasce a Little Italy, e frequenta alcuni dei personaggi, veri, che poi trasferirà nei suoi film. Queste amicizie compromettenti portano all’espulsione dal seminario che sembrava, all’inizio, il suo destino. Questo aspetto mistico tradito lo porterà a una visione della fede che espliciterà ne L’ultima tentazione di Cristo (1988), dove il regista si ispira ai vangeli apocrifi per raccontare di un Gesù, marito e padre di famiglia con Maria Maddalena. Una visione che… non piacque a tutti. Poco più che ventenne Martin si avvicina al cinema e mostra, in embrione, quelli che saranno i suoi contenuti: la vocazione alle vite violente, ai personaggi tormentati in vena di autodistruggersi, ma con autoironia e comunque modelli in controluce delle ambiguità della cultura (italo)americana. Il racconto fuoricampo spesso adottato dimostra la sua attitudine alla scrittura. E parlando di “vocazioni” altro elemento decisivo è la passione, del resto comune a molti autori americani, per il realismo italiano di De Sica, Rossellini e Visconti, che racconta nel documentario Il mio viaggio in Italia (2001).
E poi l’incontro con Robert De Niro, modello perfetto della proposta artistica di Scorsese. I due sono insieme in film come Taxi Driver (1976, Palma d’oro a Cannes), manifesto della New York notturna e pericolosa; New York New York (1977), riproposta dei musical degli anni d’oro del genere; Toro scatenato (1980): un bianco e nero trionfale per De Niro nei panni di Jake La Motta. L’attore aumentò di trenta chili, per poi perderli, quasi rischiando la vita, ma ottenne l’Oscar. Facendo rapire Jerry Lewis da De Niro in Re per una notte (1983), Scorsese si mostra abrasivo verso il cinismo dei media. Ricordabile L’Età dell’innocenza, trasposizione del romanzo di Edith Wharton, dove il regista risolve alla perfezione il rapporto, non facile, fra il testo del master e la voice over da film, con un’ispirazione, dichiarata, viscontiana.
Spettacolare è The Aviator (2004), la vicenda del tycoon Howard Hughes con Leonardo DiCaprio nella parte. Doverosamente citabile è The Departed – Il bene e il male (2006) che può essere definito “ritorno alla storia di mafia americana”, che deborda di divi, Nicholson, DiCaprio, Damon, Baldwin, dove Scorsese ottiene finalmente l’Oscar dopo nove nomination.
Un passo indietro. Nel 1974 Scorsese dirige il suo secondo film, Alice non abita più qui: è il primo segnale della sua qualità esclusiva. Nella vicenda di Alice, rimasta vedova con un figlio, che cerca di trovare una meta in un road complicato, Scorsese mette già in campo la sua visione delle difficoltà nel rapportarsi con la vita. La protagonista Ellen Burstyn ricevette l’ Oscar come migliore attrice.
Il suo periodo giovanile a Little Italy permette a Scorsese di realizzare, nel 1990 Quei bravi ragazzi, una storia di mafia vista in un’ottica diversa, ironica e grottesca, con un testo fuoricampo pregevole. È considerato uno dei suoi titoli migliori.
Nel 1991 riprende un classico thriller del 1963, Cape Fear- Promontorio della paura e ripropone la vicenda a modo suo. Puntando più sul cattivo (De Niro… ma guarda) che sul buono (Nolte). Max Cady, l’ex detenuto che dopo aver passato tre lustri in penitenziario è deciso a vendicarsi nei confronti dell’avvocato artefice della sua condanna. Max perciò insidia la famiglia del penalista Sam Bowden, in un crescendo scioccante e ricco di tensione.
Maturando durante tutti questi film la sua visione sul male e sulla morte, Martin Scorsese non rinuncia alla sua ricerca sulle contraddizioni della vita moderna, che esprime attraverso il documento piuttosto che la fiction. Toccando qualcosa che gli sta da sempre a cuore, la musica. Esemplare è il documentario Shine a Light, su due concerti dei Rolling Stones tenuti al Beacon Theater di New York nel 2006.
Si è certo divertito un mondo Martin attore, che dà corpo e volto a Van Gogh in un episodio di Sogni, di Kurosawa.
Clint Eastwood continua a fare film a 92 anni. Manoel De Oliveira ha girato fino a 104. Martin: perché no?
I FILM DI MARTIN SCORSESE IN PROGRAMMA
Lunedì 12 dicembre
ore 15.45: Re per una notte
Martedì 13 dicembre
ore 15.45: Alice non abita più qui
Mercoledì 14 dicembre
ore 20.30: Quei bravi ragazzi
Domenica 18 dicembre
ore 11.00: Taxi Driver
Lunedì 19 dicembre
ore 15.45: Toro scatenato - REPLICA
ore 20.30: L'età dell'innocenza
Martedì 20 dicembre
ore 18.00: Re per una notte
ore 20.00: Cape Fear - Il promontorio della paura
Mercoledì 21 dicembre
ore 15.45: L'età dell'innocenza - REPLICA
ore 20.30: Alice non abita più qui - REPLICA
Domenica 25 dicembre
ore 11.00: America 1929 - Sterminateli senza pietà