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Quando l'anagrafe penalizza la bravura.
Simpatico film di cappa e spada da vedere in una domenica pomeriggio invernale, nulla di più e nulla di meno.
Come al solito bravo Lucchini nella parte del viscido ed infingardo GONZAGA,eccellente cammeo di Philippe Noiret nel ruolo del ruolo di Philippe d'Orleans (con la parrucca regale pare il fratello francese di Walter Matthau).
Daniel Auteil ce la mette tutta a fare il Mel Gibson, ma le evidenti ragioni anagrafiche lo rendono troppo poco credibile, stendendo sul lieto fine un'inquietante aura di incesto.
Dei due l'uno: o si sceglieva un attore più giovane,rendendo il cambio di registro verosimile, almeno anagraficamente, oppure si pigliava licenza e si cambiava il finale, magari facendo scoppiare la scintilla tra Lagardere e la coeva incanutita Blanche( che, al contrario di Lagardere, identico dall'inizio alla fine, mostra tutti i 17 anni trascorsi dal rapimento della figlia), in modo da lasciare inalterato il rapporto padre figlia adottiva e non rendendo la fine del film di spadaccini l'inizio senza intervallo di Lolita.
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