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"East is East" vorrebbe essere una commedia dissacrante sullo scontro tra due culture, quella orientale e quella occidentale. Se si vuole affrontare un tema del genere, però, non si può prendere l'esempio peggiore della cultura orientale, ovvero quello di un rigido patriarca legato a barbariche tradizioni quali il matrimonio combinato o la circoncisione (a proposito, l'infibulazione di una delle figlie sarebbe stata raccontata con lo stesso tono allegro e scanzonato? Io non credo). Inoltre bisognerebbe avere ben chiara la differenza tra una "cultura" e i suoi "rituali". Mi spiego meglio: la "cultura" di un popolo non è semplicemente un insieme di rituali portati avanti da un gruppo di persone, ma dipende anche dal modo di vedere il mondo, dai valori condivisi, di abitudini... E in effetti nel film si parla molto poco della cultura occidentale, rappresentandola come una sorta di mondo neutro troppo moderno per avere ancora delle tradizioni (tradizioni, per l'appunto, viste come roba da gente antiquata e superstiziosa). Se lo sceneggiatore avesse adottato un punto di vista super partes sarebbe potuto venir fuori un buon film, ma così non è stato.
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