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Bellissimo film, molto poetico come è nello stile di Olmi, che racconta una sorta di fiaba dei nostri giorni con un eroe un po' folle un po' folletto, magistralmente interpretato da un attore che forse meritava altri ruoli di primo piano oltre a questo. Il film dice che la gentilezza, il garbo, la sensibilità, insomma la nobiltà d'animo, sono certo cosa rara ma anche, talora, chi la possiede non ne è consapevole finché chi sa vedere non la illumina. È così che la giovane rappresentante di cui si innamora l'appassionato di araldica dallo sguardo candido e dai brutti denti, un po' ridicolo agli occhi dei più, può diventare una principessa. E tutto ciò, senza nessuna melensaggine, con inquadrature e riprese di grande sobrietà, come sanno fare i nostri grandi registi.
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