davide castro
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sabato 19 luglio 2008
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il primo vero capolavoro di lean
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a proposito di "breve incontro" sono state scritte molte cose, la maggior parte critiche negative: un film sopravvalutato, un film senza trama, personaggi ridicoli ecc.
mi stupisce che pochi critici si siano accorti dell'importanza che ha avuto breve incontro nel cinema inglese ed europeo del dopoguerra (quell'anno in italia spopolava rossellini).
questo è il primo vero capolavoro di david lean, fino a quel momento il suo film registicamente più riuscito(nel giro di due anni si supererà con "grandi speranze" e soprattutto "oliver twuist").
se la storia appartiene in tutto e per tutto a noel coward (la scrisse per il teatro)e risente della sua impronta è pero altrettanto vero che lean vi ha impresso un'impronta registica notevole.
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a proposito di "breve incontro" sono state scritte molte cose, la maggior parte critiche negative: un film sopravvalutato, un film senza trama, personaggi ridicoli ecc.
mi stupisce che pochi critici si siano accorti dell'importanza che ha avuto breve incontro nel cinema inglese ed europeo del dopoguerra (quell'anno in italia spopolava rossellini).
questo è il primo vero capolavoro di david lean, fino a quel momento il suo film registicamente più riuscito(nel giro di due anni si supererà con "grandi speranze" e soprattutto "oliver twuist").
se la storia appartiene in tutto e per tutto a noel coward (la scrisse per il teatro)e risente della sua impronta è pero altrettanto vero che lean vi ha impresso un'impronta registica notevole.
al suo quarto film (ancora tratto da una commedia di noel coward)fa un passo avanti dimostrando di saper dirigere gli attori, di saperli usare (sfido a trovarne uno fuori parte, anche nei film successivi, alla faccia di chi ha criticato omar shariff nel ruolo di zhivago)e di adottare una struttura narrativa circolare(kubrick,huston e tarantino ringraziano)che anticipa un modello che di li a breve diventerà monopolio holliwoodiano,anche grazie alla sua precedente esperienza di montatore, riuscendo a scandire i tempi della pellicola che in termini di ritmo è ineccepibile(inevitabilmente si ritorna a rossellini).
sul piano artistico è notevole l'utilizzo degli attori,dai caratteristi ai due protagonisti(trevor howard tornerà ne "la figlia di ryan " nel ruolo del prete)che sono relegati superbamente in una dimensione di isolamento.
innovativo, in un'europa alle prese con la scoperta del fenomeno italiano (il neorealismo) breve incontro anticipa le commedie statunitensi dei'50(ma è anche vero che segue la lezione di frank capra nel decennio precedente, unico riferimento possibile per il periodo storico in cui il film è stato realizato).
di lì a poco ci sarebbe stato il superbo "oliver twist".
p.s.: per chi fosse un appassionato di david lean è da poco uscito un cofanetto celebrativo per il centenario nel quale sono proposti :"breve incontro", "eroi del mare"(il suo esordio,coodiretto con noel coward e i dickensiani "grandi speranze e "oliver twist". tra i contenuti extra ci sono due bellissimi documentari:uno sulla nascita e lavorazione di oliver twist e uno su breve incontro.
il prezzo è onesto, 33€, e negli store più lussuosi 42€.
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luca scial�
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mercoledì 12 agosto 2015
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un film romantico ruvido
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Solo un regista della maestria di David Lean poteva regalarci un film romantico ruvido, non sdolcinato, privo di bellocci come protagonisti.
Più che romantica, questa pellicola in realtà affronta un tema in un'epoca che certo non affrontava certi tabù: le relazioni extraconiugali. E lo fa, oltre a un ambientazione da film noir, con la musica di Rachmaninov, la fotografia di Krasker e l'interpretazione di Celia Johnson e Trevor Howard.
Realistico, spiazza i sognatori.
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