mary per sempre
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martedì 28 settembre 2010
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caldo, sensuale, doloroso- fotografia perfetta
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nessuna passionalità incontrollata
anzi, se cosi fosse il protagonista non avrebbe potuto lasciare Cuba e la sua famiglia
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saix91
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venerdì 18 settembre 2009
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finalmente!
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Anzitutto voglio dire che darei tre e mezzo al film. Non tanto per la trama, non intrigante, non innovativa, quanto per la ricostruzione (a livello storico e soprattutto musicale, grandissima la colonna sonora), per alcune frasi bellissime (come il monologo finale), per la recitazione a sorpresa gradevole di attori come Milian o Murray (grandissimo attore, la sua recitazione è sorprendente non perchè non lo stimassi ma perchè riesce a rendere intelligentemente un personaggio di contorno, un macchietta, che rischiava di diventare patetica e piatta) e, soprattutto, perchè questo film ha il coraggio di dire una cosa ad alta voce: IL COMUNISMO E' SCHIFOSO TANTO QUANTO IL FASCISMO! Gli estremismi non portano mai nulla di buono, ed è vergognoso che la gente osanni e vada a giro con maglie con la facci di quella canaglia viscida del che guevara quando (giustamente) hitler o mussolini sono considerati veri pezzi di m***a (ripeto è giusto, ma ciò che non è giusto è che assassini come guevara vengano invece considerati eroi).
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Anzitutto voglio dire che darei tre e mezzo al film. Non tanto per la trama, non intrigante, non innovativa, quanto per la ricostruzione (a livello storico e soprattutto musicale, grandissima la colonna sonora), per alcune frasi bellissime (come il monologo finale), per la recitazione a sorpresa gradevole di attori come Milian o Murray (grandissimo attore, la sua recitazione è sorprendente non perchè non lo stimassi ma perchè riesce a rendere intelligentemente un personaggio di contorno, un macchietta, che rischiava di diventare patetica e piatta) e, soprattutto, perchè questo film ha il coraggio di dire una cosa ad alta voce: IL COMUNISMO E' SCHIFOSO TANTO QUANTO IL FASCISMO! Gli estremismi non portano mai nulla di buono, ed è vergognoso che la gente osanni e vada a giro con maglie con la facci di quella canaglia viscida del che guevara quando (giustamente) hitler o mussolini sono considerati veri pezzi di m***a (ripeto è giusto, ma ciò che non è giusto è che assassini come guevara vengano invece considerati eroi). Un'altra riprova che gli estremismi non portano a nulla di buono è che, guarda caso, il miglior partito che abbia mai guidato l'Italia dal dopoguerra è stata la DC di De Gasperi (antifascista e anticomunista), durante il quale governo l'Italia ha conosciuto il boom economico e si è risollevata dalla polvere. Poi (altra prova) sono arrivati quegli schifosi assassini criminali delle br (altro estremismo) e da lì l'Italia è andata pian piano in declinio. E' grazie ad un partito di centro, non estremista, ma moderato, che in Italia fortunatamente non è accaduto come a Cuba... Buon film di Andy Garcia, comunque migliore come attore che come regista.
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jebstuart
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martedì 10 marzo 2009
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il sapore dei ricordi.
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Un film che mi è piaciuto.
Non so se Garcia avrebbe potuto pensarlo, o scriverlo, o dirigerlo meglio, ma tutto sommato non mi importa.
So che mi ha affascinato l'aria, il colore, l'odore, il sapore de L'Habana in quella fine Anni Cinquanta.
Un affresco di colori, di costumi, di sangue sparso a ritmo di rumba, di architetture coloniali, di vecchie automobili americane dai colori impossibili, di grida, di povertà e di ricchezza impensabili, di profonda sofferenza e sfrenata allegria. Il bene ed il male strettamente embricati, in un abbraccio irrisolvibile.
Un mondo con un suo fascino struggente, non perchè buono o cattivo in sè, ma semplicemente perchè irrimediabilmente perso.
Un film che per questo non mi sento di leggere alla luce della storia, ma che preferisco piuttosto ripensare attraverso la lente dei miei ricordi di bambino.
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Un film che mi è piaciuto.
Non so se Garcia avrebbe potuto pensarlo, o scriverlo, o dirigerlo meglio, ma tutto sommato non mi importa.
So che mi ha affascinato l'aria, il colore, l'odore, il sapore de L'Habana in quella fine Anni Cinquanta.
Un affresco di colori, di costumi, di sangue sparso a ritmo di rumba, di architetture coloniali, di vecchie automobili americane dai colori impossibili, di grida, di povertà e di ricchezza impensabili, di profonda sofferenza e sfrenata allegria. Il bene ed il male strettamente embricati, in un abbraccio irrisolvibile.
Un mondo con un suo fascino struggente, non perchè buono o cattivo in sè, ma semplicemente perchè irrimediabilmente perso.
Un film che per questo non mi sento di leggere alla luce della storia, ma che preferisco piuttosto ripensare attraverso la lente dei miei ricordi di bambino. Le piume delle ballerine, i Panama bianchi sui capelli brillantinati, i baffi degli uomini, i fianchi larghi delle donne. Tutto un mondo che mi è tornato negli occhi.
Il cinema può servire anche a questo: a riaccendere dei ricordi.
E poco importa se è languido a tratti: anche la vita reale a volte lo è, e a volte copre col suo brusio di fondo o con i suoi rumori parole importanti mentre lascia rimbombare desolatamente nel silenzio frasi inutili. A volte mette insieme insensatamente la stolida allegria dei night club col dolore muto delle camere di tortura.
Però è la vita.
A volte uno può stare sul lato sbagliato della strada, e tutto sommato importa poco dove stia, se ha le mani pulite.
Ma se quella strada, che ama e desidera, deve lasciarla e perderla per sempre, allora merita che lo si ascolti mentre si racconta, senza pretendere di giudicarlo.
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filippaccio
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venerdì 14 novembre 2008
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l'altra faccia della rivoluzione
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Fidel Castro e’ un direttore di circo, il comandante Che Guevara un ragazzo arrogante e spietato, che in nome della rivoluzione e’ autorizzato a compiere qualsiasi gesto e nelle poche scene in cui compare lo compie con cinica compiacenza di stesso! Questa e’ la premessa del film! La pellicola ( politica a parte ) puzza o profuma di caraibi, i ritmi lenti, la salsa e i suoi suoni unici e lamentosi…la fotografia e’ bella, i costumi e il locale evocano un mondo visto mille volte e mille volte affascinante.....In mezzo c’e’ una storia d’amore, c’e’ un golpe fallito, uno riuscito e una famiglia di ricchi e benestanti che annovera tra le sue fila martiri della rivoluzione, una famiglia che non sa piu’ dove stare ma che poi lo scoprirà! Andy garcia porta avanti la sua idea fino in fondo in nome di un tributo da offrire all ' Havana, ci riesce con il contorno e con la musica, ma in oltre due ore di film in alcuni momenti sembra perdersi.
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Fidel Castro e’ un direttore di circo, il comandante Che Guevara un ragazzo arrogante e spietato, che in nome della rivoluzione e’ autorizzato a compiere qualsiasi gesto e nelle poche scene in cui compare lo compie con cinica compiacenza di stesso! Questa e’ la premessa del film! La pellicola ( politica a parte ) puzza o profuma di caraibi, i ritmi lenti, la salsa e i suoi suoni unici e lamentosi…la fotografia e’ bella, i costumi e il locale evocano un mondo visto mille volte e mille volte affascinante.....In mezzo c’e’ una storia d’amore, c’e’ un golpe fallito, uno riuscito e una famiglia di ricchi e benestanti che annovera tra le sue fila martiri della rivoluzione, una famiglia che non sa piu’ dove stare ma che poi lo scoprirà! Andy garcia porta avanti la sua idea fino in fondo in nome di un tributo da offrire all ' Havana, ci riesce con il contorno e con la musica, ma in oltre due ore di film in alcuni momenti sembra perdersi. Se la premessa non vi ha fatto desistere il film si lascia guardare!
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daniele
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giovedì 22 maggio 2008
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cuba affascinante
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Sullo sfondo del cambiamento dittatura/castrismo un ritratto coinvolgente, disperato ed affascinante di Cuba, come, realmente era, a quel tempo.Sceneggiatura, musiche, attori e fotografia di alto livello che magnetizzano lo spettatore dalla prima all'ultima scena preparando il Finale non assolutamente scontato. Da vedere.
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carlot
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lunedì 17 dicembre 2007
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meraviglioso!!
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film stupendo!!andy è stato un grande,musica bellissima.assolutamente da vedere!!!
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nuanda
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mercoledì 25 luglio 2007
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tuttoe'come1diamante:primake diventi luce ècarbone
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Ho appena visto questo film che ho molto apprezzato per la fotografia e la sceneggiatura, sebbene non condivida l'ottica antirivoluzionaria. Ma non è una chiave di lettura fine a se stessa, è l'ottica della ricca e media borghesia ed è naturale che sia anticastrista. Qualcuno sa dirmi di chi è la frse finale che conclude il film, in cui si dice che 'tutto è come un diamante: prima che diventi luce è carbone'?
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pablo
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martedì 24 luglio 2007
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se stava mejo quando se stava peggio?
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Non ho capito, al di là dell'ottima recitazione e della bellezza della storia in sé, cosa voglia dimostrare Garcia in questo film, che a Cuba si stava meglio sotto Batista?
se l'intento è quello mi pare che si parta da una premessa errata, ossia scegliere come protagonista della storia una famiglia borghese. è chiaro che in una rivoluzine come quella cubana i possidenti finissero nel mirino dei rivoluzionari.
Fate un film su un contadino cubano e poi ne riparliamo.
Per carità, Garcia è cubano e avrà conosciuto la realtà del suo paese meglio di me, ma i miei dubbi restano.
che il comunismo cubano abbia delle aberrazioni come l'ebbe quello russo è fuori discussione, ma ripeto fatemi vedere un film su un contadino cubano e poi vediamo.
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Non ho capito, al di là dell'ottima recitazione e della bellezza della storia in sé, cosa voglia dimostrare Garcia in questo film, che a Cuba si stava meglio sotto Batista?
se l'intento è quello mi pare che si parta da una premessa errata, ossia scegliere come protagonista della storia una famiglia borghese. è chiaro che in una rivoluzine come quella cubana i possidenti finissero nel mirino dei rivoluzionari.
Fate un film su un contadino cubano e poi ne riparliamo.
Per carità, Garcia è cubano e avrà conosciuto la realtà del suo paese meglio di me, ma i miei dubbi restano.
che il comunismo cubano abbia delle aberrazioni come l'ebbe quello russo è fuori discussione, ma ripeto fatemi vedere un film su un contadino cubano e poi vediamo.
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[+] il comunismo e' l'aberrazione
(di giorgio)
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gordiano lupi
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mercoledì 18 luglio 2007
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il vero volto di cuba
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Un film importante che cerca di raccontare la verità sulla Rivoluzione Cubana. In Italia non lo hanno pubblicizzato. Logico, capita semrpe così quando chi conosce la verità cerca di distruggere il mito.
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flavio 86
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domenica 24 giugno 2007
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andy..continua a far l'attore e basta.
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garcia lo preferisco come attore che come regista,il film sembra interessante ma è lungo,lento e a volte anche noioso,poi ci si mette pure una continua musica cubana,l'idea era bella ma non è stata rapportata in maniera valida e qualitativa cinematograficamente..provaci ancora andy!
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