eugen
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domenica 2 giugno 2024
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se trata de una pelicula donde se vee el"compromis
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"Viva l'Italia"(Roberto Rosselini, sceeneggiato da Rossellini, con Sergio AMidei, Antonio Petrucci, Diego Fabbri e Antonello Trombadori, dove gli ulitmi due eranno notoriamente un intelletuale cattolico abbastnaza aprerto e Trombadori un esponente PCI, dunque una sorta di"compromesso storico ante literam"(esta es una consideracion muy "italica", pero que se puede leer en la hisotira europea del eutocomunismo de Marchais, Carrillo y Berlinguer, para las personas que conocen un pquito la epoca), dove il film e'del famoso centernario dell'Unita'd'Italia, certo una"rivoluzione incompiuta", nata anche dai compromessi con Vittorio Emanuele ma anche ttra Garibaldi e Mazzini, per fare solo alcuni esempi.
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"Viva l'Italia"(Roberto Rosselini, sceeneggiato da Rossellini, con Sergio AMidei, Antonio Petrucci, Diego Fabbri e Antonello Trombadori, dove gli ulitmi due eranno notoriamente un intelletuale cattolico abbastnaza aprerto e Trombadori un esponente PCI, dunque una sorta di"compromesso storico ante literam"(esta es una consideracion muy "italica", pero que se puede leer en la hisotira europea del eutocomunismo de Marchais, Carrillo y Berlinguer, para las personas que conocen un pquito la epoca), dove il film e'del famoso centernario dell'Unita'd'Italia, certo una"rivoluzione incompiuta", nata anche dai compromessi con Vittorio Emanuele ma anche ttra Garibaldi e Mazzini, per fare solo alcuni esempi. Comunque si piu'¿dire che il film si puo'vedere anche a distanza di tanti anni dalla sua realizzazione, il che per un film non e'mai un male, anzi.... Da apprezzare Renzo Ricci come Garibaldi, Paolo Stoppa come Nino Bixio, Giovanna Rallinella parte della"paisionaria"eroica Rosa, dove anche il progetto di puro neorealismo di Rossellini, come di De Sica appare in qualche modo superato dallo stesso autore... Es una historia muy especifica de Italia, tambien como pelicula, pero se puede ver de toda manera a distancia de mas que sesenta anos de su realisacion Eugen
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elgatoloco
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martedì 2 giugno 2020
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decoroso film storico
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"Viva l'Italia!"(Roberto Rosselllini, anche sceneggiatore con Sergio Amidei, Luigi Chiarini, Carlo Aianello, Antonio Petrucci), 1961, ossia nel primo centenario dell'unità italiana.pur se non completa), rimane un fim storico decorso. La vicenda di Giuseppe Garibaldi, dei suoi Mille, la conquista della Sicilia e poi di Napoli, fino all'incontro di Teano(altri dicono non si sia svolto proprio a Teano, ma insomma, in zona...e si tratta di studi comunque non risolutivi...)e il ritiro-"esilio"a Caprera, sono resi in maniera notevole, tra l'altro a colori, in anni nei quali la filmografia made in Italy era decisamente soprattutto(quasi esclusivamente)in bianco e nero-ed è un technicolor di qualità, per l'occasione.
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"Viva l'Italia!"(Roberto Rosselllini, anche sceneggiatore con Sergio Amidei, Luigi Chiarini, Carlo Aianello, Antonio Petrucci), 1961, ossia nel primo centenario dell'unità italiana.pur se non completa), rimane un fim storico decorso. La vicenda di Giuseppe Garibaldi, dei suoi Mille, la conquista della Sicilia e poi di Napoli, fino all'incontro di Teano(altri dicono non si sia svolto proprio a Teano, ma insomma, in zona...e si tratta di studi comunque non risolutivi...)e il ritiro-"esilio"a Caprera, sono resi in maniera notevole, tra l'altro a colori, in anni nei quali la filmografia made in Italy era decisamente soprattutto(quasi esclusivamente)in bianco e nero-ed è un technicolor di qualità, per l'occasione.Tecnicamente , rari i primissimi piani, inevitabili i primi piani e quelli ravvicinati, per gli esterni(molti, ovviamente)efficaci i campi lunghi e le totali, per una resa anche spettacolare, per un film che però non è esclusivamente di guerra, ma veramente in primis"storico"e storica comunque è l'ispirazione del regista Rossellini, che si confronterà, partendo dal"neorealismo"con soggetti come la Socrate, i Vangeli, la Rivoluzione francese ma anche vari altri. Alcune curiosità: nel film l'incontro di Teano é un po'breve(scelta opportuna, direi)e non vi si trova nella fomra canonica la fomrula, consegnata fin troppo ai libri di storia"Obbedisco", dato che ssa è tale nel senso, non nella lettera, il che comunque segna una notevole differenza. Efficace, anche se forse fiverso l'incontro con Mazzini a Napoli, dato che tra i due i rapporti erano stati, comunque, tesi per non dire altro e di più... La figura di Nino Bixio storicamente è ben più problematica(suo il massacro di Bronte, poi ben evidenziato da altri registi, in tempi successivi), mentre altri aspetti sarebbero da esaminare in dettaglio e forse il particolare singolo interessa relativamente chi legge questa nota. Certo è che era inevitabile l'affermazione lapidaria"Qui o si fa l'Italia o si muore", come lo era, altrettanto, la rappresentazione delle"Camcie Rosse"con le loro caratteristiche fondamewntali, dove però va lasciato all'autore il merito di non aver ecceduto in retorica(c'è, ma è quella essenziale, inevitabile-cr.anche Georges Sorel": una certa dose di reotrica è necessaria al socialismo", dove però ciò non vale solo per il socialismo, anche per lo spirito patriottico, per chi lo accetta-io lo relativizzo, ma è una scelta personale-...)-ben delineato il conflitto con Cavour, avversario(eil film lo evidenzia)delle scelte politiche e strategiche di Garibaldi ma anche di Mazzini. Felice la presneza nel film di Alexandre Dumas pére, che effettivamente seguì con entusiasmo le imprese dei Mille, scrivendone, anche, in modo efficace-il fatto che Duma fosse mulatto era forse poco noto ed evndenziato all'epoca e forse la scelta di un attore con quelle caratteristiche non sarebbe stata facile, nell'Italia del 1961. Tra gli interpreti, pezzi da novanta: RenzoRicci è Garibaldi, Paolo Stoppa è Bixio, Franco Interlenghi è Giuseppe Bandi, Giovanna Ralli è Rosa, una coraggiosa patriota-seguace di Millecalabrese, ancora altri/e, forse , non dicono più molto nell'anno 2020... per ovvi motivi anagrafici e storici. Film storico in complesso da recuperaree, forse comparanadolo con l'opera più recnete. El Gato
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enzo70
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domenica 18 dicembre 2016
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un buon film di propaganda
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Rossellini realizza questo film nel 1961 in occasione del centenario dell’Unità d’Italia. Il film racconta la conquista del Sud da parte dell’esercito di Garibaldi, con un chiaro intento celebrativo, direi quasi agiografico, delle gesta dell’eroe dei due mondi. Giustamente questo film rientra nell’ambito delle produzioni minori di Rossellini, manca del tutto la forza artistica dei grandi capolavori come Roma città aperta o Paisà.
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Rossellini realizza questo film nel 1961 in occasione del centenario dell’Unità d’Italia. Il film racconta la conquista del Sud da parte dell’esercito di Garibaldi, con un chiaro intento celebrativo, direi quasi agiografico, delle gesta dell’eroe dei due mondi. Giustamente questo film rientra nell’ambito delle produzioni minori di Rossellini, manca del tutto la forza artistica dei grandi capolavori come Roma città aperta o Paisà. Ma per certi profili questo film è quello che doveva essere, un film di propaganda e visto in questa prospettiva è un buon lavoro. Ma l’Unità d’Italia, senza nulla levare a Garibaldi, fu tutta un’altra cosa.
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mr. sgrunt
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giovedì 7 aprile 2011
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ciao fast!
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Non ho visto il film, ma vista l'autorevolezza dell'ottimo recensore (che saluto con affetto) e naturalmente anche quella del regista e dell'argomento trattato, non posso che mettermi a cercarlo per vederlo.
Già, ma: dove?
Non è molto facile trovare film così "datati".....
Grazie comunque della segnalazione.
Ciao da Mr. Sgrunt
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john fast
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mercoledì 6 aprile 2011
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triplione!
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Ho scritto tre recensioni.Immagino che una sarà andata in porto.Grazie-Fast.
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john fast
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mercoledì 6 aprile 2011
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non fu un film banale
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VIVA L'ITALIA non è affatto un film banale come ci si vuol far credere.In tempi in cui la gente si entusiasma per "l'isola dei famosi"o "il grande fratello" ritengo che quest'opera possa contribuire al riappacificamento degli italiani. Alla sua uscita molti considerarono il film troppo retorico,nozionistico,scolastico...tanto che venne proiettato in tutte le scuole d'Italia.Con l'occhio di oggi lo ritengo propedeutico.Dobbiamo amare il nostro Paese ed essere orgogliosi di esser germogliati in una Terra che ,con la Sua Arte,i Suoi Eroi e la Sua Storia ha illuminato il mondo prima e dopo la nascita di Cristo.
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john fast
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martedì 5 aprile 2011
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avanti generale!!!
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Film disprezzato negli anni '70 per la sua quota nozionistica oggi torna prepotentemente alla ribalta e ci fa apprezzare come fosse miigliore il Cinema di quegli anni.Nel cast del film faceva parte anche un mio amico(Marco Mariani)nel ruolo del maggiore borbonico Sforza. Desidero qui ricordarlo insieme ai grandi attori di quella pellicola che fa sempre piacere rivedere con quello splendido tricolore al vento nei titoli di testa ed in quelli di coda.
Un caro saluto a tutti i lettori
da Fast.
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franco
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mercoledì 4 marzo 2009
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rossellini viva l'italia
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Esprime quanto non si vuole dire in Italia.
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federico
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giovedì 21 agosto 2008
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un film insulso
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Difficilmente si può trovare in giro un film che offenda a tal punto l'intelletto umano.
La figura di Garibaldi è agiografica al punto che è completamente ridicola.
I Borbone sono quelli cattivi, Vittorio Emanuele II una brava persona...
Del massacro di Bronte non si fa accenno. Non si fa accenno della protezione della Camorra a Garibaldi, ne del vitalizio che questi diede alla sorella di Tore e Crescenzo, il capo-camorra di Napoli che permette a Garibaldi di entrare in sicurezza a Napoli.
Un film totalmente insulso.
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