recensore28
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lunedì 23 gennaio 2012
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gran film
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A differenza di chi potrebbe guardarlo superficialmente aspettandosi un bel fil d'azione moderno, questa pellicola fa riflettere sul potere autodistruttivo dell'uomo. Nonostante la civiltà, da molti considerata sbagliata, sia stata distrutta per un ritorno alle origini, l'odio reciproco e, in sostanza, "il seme dell'uomo", si rivela perfido ed ingannatore; quindi l'uomo, qualsiasi realtà si ritrovi a vivere, la distruggerà. Ottima regia, che evidenzia i protagonisti, inizialmente un insieme di tranquillità e pacatezza, come ospiti di un lato oscuro che prevale in un finale "esplosivo". Ottima anche la fotografia esaltata da riprese lente ed espressive.
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paride86
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domenica 12 ottobre 2008
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da evitare
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Due giovani innamorati sopravvivono ad un non precisato cataclisma e si rifugiano in una casa sul mare. Ricostruiranno la loro esistenza vivendo come primitivi e perennemente in disaccordo se mettere o no al mondo una progenie.
Da un'idea interessante è uscito fuori un film mal girato, male interpretato e segnato da una sceneggiatura noiosa e improbabile. I sopravvissuti si adattano benissimo alla nuova vita, quasi fossero degli esperti di agricoltura e pastorizia, senza contare l'incredibile abilità nella caccia, anche di lei, che si ritrova addirittura a fronteggiare vittoriosa un enorme cinghiale!
Ci sono, poi, dei notevoli picchi di trash, come la pistola rosso fuoco, il sexy abito dell'amica del capitano, la bottiglia di pepsi e gli occhialoni rosa della vagabonda.
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Due giovani innamorati sopravvivono ad un non precisato cataclisma e si rifugiano in una casa sul mare. Ricostruiranno la loro esistenza vivendo come primitivi e perennemente in disaccordo se mettere o no al mondo una progenie.
Da un'idea interessante è uscito fuori un film mal girato, male interpretato e segnato da una sceneggiatura noiosa e improbabile. I sopravvissuti si adattano benissimo alla nuova vita, quasi fossero degli esperti di agricoltura e pastorizia, senza contare l'incredibile abilità nella caccia, anche di lei, che si ritrova addirittura a fronteggiare vittoriosa un enorme cinghiale!
Ci sono, poi, dei notevoli picchi di trash, come la pistola rosso fuoco, il sexy abito dell'amica del capitano, la bottiglia di pepsi e gli occhialoni rosa della vagabonda. Non mi è piaciuto per niente.
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amh
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domenica 3 giugno 2001
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ferreri al meglio
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Finalmente, superata la prima parte del film che contiene la consueta 'rusticità' di Ferreri, il film diventa uno splendido spettacolo sovraesposto dove riesce a creare, ai margini di una trama sottilmente apocalittica, uno stupore e una tensione da fiaba. Gli attori, una volta tanto, sono splendidi; il ragazzo, sosia tonto e semplice del regista, e la ragazza di una sensualità acerba e avvincente nella sua violenza.
E' un film che dichiara il suo amore per l'arte povera, per Pascali, per la necessità di pensare da soli e vedere il mondo come fosse nuovo - o finito.
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