angelonitti
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giovedì 27 marzo 2025
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piuttosto deludente
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Visto il film durante il Bifest. Grande rispetto per gli attori che hanno dimostrato comunque professionalità, ma il film nel suo insieme risulta a mio giudizio scadente non riuscendo a coinvolgere più di tanto lo spettatore. Debole il plot con molti luoghi comuni per caratterizzare alcuni personaggi. Il killer sembra una comparsa involontaria di uno schetch di Toti e Tata, assolutamente fuori luogo in un film che si definisce noir/drammatico, e anche per gli altri condivido pienamente il commento di Saconte. Una piccola nota sui suoni di sottofondo: grilli a tutto spiano forse per ricordarci che "siamo al sud" anche se la vicenda si svolge d'inverno quando i grilli di solito stanno zitti; cornacchie e taccole che non sono uccelli notturni, ma i cui versi fanno da fastidioso sottofondo alla visita notturna al prete nella chiesetta, Santa Maria di Cesano se non sbaglio.
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Visto il film durante il Bifest. Grande rispetto per gli attori che hanno dimostrato comunque professionalità, ma il film nel suo insieme risulta a mio giudizio scadente non riuscendo a coinvolgere più di tanto lo spettatore. Debole il plot con molti luoghi comuni per caratterizzare alcuni personaggi. Il killer sembra una comparsa involontaria di uno schetch di Toti e Tata, assolutamente fuori luogo in un film che si definisce noir/drammatico, e anche per gli altri condivido pienamente il commento di Saconte. Una piccola nota sui suoni di sottofondo: grilli a tutto spiano forse per ricordarci che "siamo al sud" anche se la vicenda si svolge d'inverno quando i grilli di solito stanno zitti; cornacchie e taccole che non sono uccelli notturni, ma i cui versi fanno da fastidioso sottofondo alla visita notturna al prete nella chiesetta, Santa Maria di Cesano se non sbaglio. Di questo film salverei, oltre alla performance dei tre attori principali, le musiche di Kekko Fornarelli.
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saconte
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lunedì 24 marzo 2025
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una speranza per il cinema made in puglia ?
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Ho assistito alla proiezione del film nell'ambito della manifestazione Bifest. Si tratta di un noir, dove risaltano le caratterizzazioni, in primis quella di Dante Marmone nel ruolo del boss malavitoso, immancabilmente unto e repellente. S? sa, i boss sono disgustosi, ne sapeva qualcosa gi? Lombroso un paio di secoli fa. Il protagonista maschile si fa notare in particolare per il modo in cui si aggiusta continuamente i capelli. La protagonista femminile ? sicuramente avvenente, poi recitando in italiano con l'accento francese, il risultato ? garantito. Il "killer" poi ? cos? fortemente caratterizzato, da risultare al limite del ridicolo (da non confondere con comico). Non ne parliamo poi della coppia di malavitose "Lesbo", se ne poteva fare volentieri a meno.
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Ho assistito alla proiezione del film nell'ambito della manifestazione Bifest. Si tratta di un noir, dove risaltano le caratterizzazioni, in primis quella di Dante Marmone nel ruolo del boss malavitoso, immancabilmente unto e repellente. S? sa, i boss sono disgustosi, ne sapeva qualcosa gi? Lombroso un paio di secoli fa. Il protagonista maschile si fa notare in particolare per il modo in cui si aggiusta continuamente i capelli. La protagonista femminile ? sicuramente avvenente, poi recitando in italiano con l'accento francese, il risultato ? garantito. Il "killer" poi ? cos? fortemente caratterizzato, da risultare al limite del ridicolo (da non confondere con comico). Non ne parliamo poi della coppia di malavitose "Lesbo", se ne poteva fare volentieri a meno. Sulla trama poi meglio non soffermarsi, il finale ? veramente una ghirlanda di sorprese. Due stelle strappate dalla buona volont?, soverchiata dall'amara consapevolezza che per fare del buon cinema i soldi sono condizione necessaria, anche se non sufficiente
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