In questo film di fantascienza francese Adele Exarchopoulos è Julia, un'attivista verde che lotta contro il potere costituito, colpevole di distruggere il nostro pianeta senza pensare al fatto che non abbiamo un pianeta B dove poterci rifugiare se distruggiamo questo. Allora il potere un Pianeta B lo costruisce davvero, ma è in realtà una prigione virtuale, dove gli avatar di Julia e altri come lei vengono rinchiusi e torturati, quando sul paesaggio virtuale si fa notte improvvisamente, da sensi di colpa, rimorsi e dall'emergere del proprio subconscio inquieto. Ma una giornalista di origine irachena indaga sulle strane sparizioni e scopre il modo di entrare in quella prigione virtuale e parlare con Julia.
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In questo film di fantascienza francese Adele Exarchopoulos è Julia, un'attivista verde che lotta contro il potere costituito, colpevole di distruggere il nostro pianeta senza pensare al fatto che non abbiamo un pianeta B dove poterci rifugiare se distruggiamo questo. Allora il potere un Pianeta B lo costruisce davvero, ma è in realtà una prigione virtuale, dove gli avatar di Julia e altri come lei vengono rinchiusi e torturati, quando sul paesaggio virtuale si fa notte improvvisamente, da sensi di colpa, rimorsi e dall'emergere del proprio subconscio inquieto. Ma una giornalista di origine irachena indaga sulle strane sparizioni e scopre il modo di entrare in quella prigione virtuale e parlare con Julia. Riuscirà ad aiutarli? Malgrado qualche confusione nella trama e un finale forse un pò troppo semplicistico, va apprezzato il tentativo di rinnovare la fantascienza di ispirazione orwelliana.
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