La Francia (il governo, non i ricchi investitori) vuole acquisire l’isola di Filicudi per trasformarla in resort turistica per danarosi. Non va come avrebbe dovuto andare. Ciò nonostante il film di Luca Barbareschi non mi è assolutamente piaciuto. Perché da un tema così scottante, con i ricchi che si stanno comprando i bocconi migliori del mondo, cacciando via i poveri nelle riserve, avendo la Legge dalla loro parte (per loro la Giustizia è solo una prostituta al soldo di chi paga di più), ne viene fuori una commediuccia all’italiana, col finalino a tarallucci e vino, con una storia d’amore tanto melensa quanto improbabile, e il cattivo che si pente e che diventa buono.
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La Francia (il governo, non i ricchi investitori) vuole acquisire l’isola di Filicudi per trasformarla in resort turistica per danarosi. Non va come avrebbe dovuto andare. Ciò nonostante il film di Luca Barbareschi non mi è assolutamente piaciuto. Perché da un tema così scottante, con i ricchi che si stanno comprando i bocconi migliori del mondo, cacciando via i poveri nelle riserve, avendo la Legge dalla loro parte (per loro la Giustizia è solo una prostituta al soldo di chi paga di più), ne viene fuori una commediuccia all’italiana, col finalino a tarallucci e vino, con una storia d’amore tanto melensa quanto improbabile, e il cattivo che si pente e che diventa buono. Una sana arrabbiatura, e una lotta per i diritti, sembra non sia a lui venuta in mente. Sembra che Barbareschi non conosca niente di Karl Marx: non è mai successo che un ricco abbia dato una parte maggiore della plusvalenza ai lavoratori, e cercato di non guadagnare invece sempre di più. Come non conosca che in tutti i casi di colonialismo di insediamento, che poi ha portato a strategie di eliminazione, sono stati preceduti da acquisti di territori dai nativi (in America del Nord, in America Latina, in Australia, …). Dal 1516 la Palestina apparteneva all’Impero Ottomano; sotto l’Impero Ottomano la terra apparteneva allo stato, e data in affitto ai contadini; con la sconfitta dell’Impero Ottomano nella Prima Guerra Mondiale, e subentrati gli Inglesi, questi diedero la possibilità (e legiferarono in tal senso) ai primi coloni sionisti di acquistarle (con il contributo dei ricchi sionisti come Rothschild); da qui a cacciar via, legalmente, i Palestinesi il passo è stato breve e va avanti tutt’ora. Se si va come turisti nella costa nord di Creta, o in Perù, o dovunque esistano resort, si scopre che la terra non è del popolo, ma di ricchi investitori. Insomma, tutto da rifare.
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