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Donato D'Elia
Quinlan
Posizionato in chiusura delle proiezioni dedicate al Concorso Nuovo Cinema della Mostra Internazionale di Pesaro, Ciompi di Agnès Perrais rimane, o per meglio dire persiste, nella memoria soprattutto per il modo ucronico di attraversare il Tempo, manipolandone la percezione grazie agli eterogenei materiali utilizzati, sia dal lato della documentazione storica che da quello dei supporti fotografici. L'idea nasce all'interno di un seminario di avviamento all'utilizzo della pellicola Super 8mm seguito dalla regista insieme ad altre cineaste transalpine: riprendere il presente con inquadrature lunghe e studiate, con la grana tipica di quel formato, e sovrapporvi il racconto di eventi storici avvenuti nel 1378 a Firenze, quando la corporazione dei Ciompi, nome che indicava i lavoratori impegnati nelle più umili mansioni al di fuori della varie Arti (in special modo quelli che lavoravano la lana grezza per trasformarla in filamenti per i tessuti), si rivoltò per rivendicare maggiore autonomia contro le angherie padronali e per la costituzione di un proprio corpo armato per autodifendersi. [...]
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