Raffaele Meale
Quinlan
All'interno della cinematografia giapponese, che rischia progressivamente di perdere la propria stratificazione, in un processo non dissimile a quello di molte altre produzioni nazionali (frutto marcio di una società bidimensionale, sempre meno in grado di osservare la struttura ma persa solo sulla visione della superficie delle cose), persiste un'anima barricadera, in grado di utilizzare il cinema come arma politica perché in grado, in primis, di comprendere il significato politico della tecnica cinematografica, e dunque il suo senso all'interno dei movimenti sociali. [...]
di Raffaele Meale, articolo completo (4984 caratteri spazi inclusi) su Quinlan 9 febbraio 2022