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Giampiero Raganelli
Quinlan
Un nuovo tassello del cinema militante del documentarista francese Sylvain George, un nuovo viaggio attorno a quelli che definisce i "nouveaux damnés", le persone senza diritti, i clandestini, coloro che hanno una nazionalità precaria, in territori di nessuno, a ridosso di una frontiera. Questo ulteriore tassello è rappresentato da Nuit obscure - Au revoir ici, n'importe où, presentato nel concorso internazionale del 76 Locarno Film Festival. Dopo avere stazionato a Calais, in Qu'ils reposent en révolte (Des figures de guerre), il filmmaker approda in un'altra terra di confine, Melilla, città spagnola in territorio marocchino, avamposto europeo su suolo africano, terreno nevralgico per i tentativi di immigrazione, via terra come via mare. [...]
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