Una bella serie RAI che fa il paio, anche narrativamente, con VITA DA CARLO.
In entrambe le situazioni infatti ritroviamo, in un modo o nell'altro, l'appiglio alla politica con elezioni varie.
Il problema Italiano, semmai, è di "romanizzare" troppo qualunque cosa si produca.
Va bene il rimando locale e certi linguaggi, ma sempre, sempre, sempre, poi alla fine fa immaginare un'Italia esclusivamente Romacentrica.
Marcorè è sempre una sicurezza e nel tontolone "moscio" e sfigato ci sta come un pisello nel suo baccello.
La Natoli è brava, ma qua manca di incisività: sembra di recitare controvoglia o senza tanta convinzione.
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Una bella serie RAI che fa il paio, anche narrativamente, con VITA DA CARLO.
In entrambe le situazioni infatti ritroviamo, in un modo o nell'altro, l'appiglio alla politica con elezioni varie.
Il problema Italiano, semmai, è di "romanizzare" troppo qualunque cosa si produca.
Va bene il rimando locale e certi linguaggi, ma sempre, sempre, sempre, poi alla fine fa immaginare un'Italia esclusivamente Romacentrica.
Marcorè è sempre una sicurezza e nel tontolone "moscio" e sfigato ci sta come un pisello nel suo baccello.
La Natoli è brava, ma qua manca di incisività: sembra di recitare controvoglia o senza tanta convinzione.
Meravigliosa la Rossellona Brescia che, abbandonati i panni della sexy panterona, ci riporta ad una donna di mezza età comunque piacente, ma "genuina" come il suo vero nome (Cosima). Peccato non gli si diano più possibilità in TV e al Cinema.
I restanti attori sono sotto la media sindacale, certo...
Ma comunque la serie funziona.
Vediamo cosa succederà nelle prossime puntate della seconda stagione.
E perchè dovrà prima o poi uscire dalla "Buca di Centocelle" il nostro Oscio dei poveri!!!
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