Alessandro Aniballi
Quinlan
È un film semplice Mi país imaginario del cineasta cileno Patricio Guzmán, presentato tra le séances spéciales a Cannes 75. Molto più semplice - verrebbe quasi da dire basico - a confronto con ciò cui ci ha abituato. Non ci sono le riflessioni filosofico-storico-politiche che da Allende risalgono fino alla Cordigliera delle Ande, come ad esempio accadeva nel precedente La cordigliera dei sogni. Ma, viene anche da dire che non poteva essere altrimenti, visto che Guzmán osserva il Cile del presente e non quello del passato e osserva, con quasi-muta ammirazione, quella sorta di "incendio" che è esploso nel paese a partire dall'ottobre del 2019, in cui le proteste di piazza hanno portato a una serie di risultati concreti, quale l'assemblea costituente per superare la vecchia costituzione dei tempi di Pinochet e quale l'elezione nel 2021 di un candidato di sinistra, Gabriel Boric. [...]
di Alessandro Aniballi, articolo completo (3573 caratteri spazi inclusi) su Quinlan 21 maggio 2022