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giulia91
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martedì 25 gennaio 2022
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anja:giallo atipico nella cinematografia italiana
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Anja: un thriller drammatico che racconta una storia originale e profonda, in cui fotografia, ambientazioni, atmosfera e colonna sonora appaiono sin da subito suggestive, evocative, sorprendenti e mai prevedibili né scontate. Attori perfettamente calati nei loro ruoli, ognuno con una psicologia molto complessa ed un'espressività fuori dal comune. Siamo di fronte ad un film emotivamente anarchico, onirico, frattale,che si ripiega ripetutamente in se stesso, frammentandosi in numerose scene suggestive. Rimane alta la tensione, quasi durante tutta la narrazione: questa suspense, unita a moltissimi dettagli da seguire per apprezzare al meglio la pellicola, ci permettono di dare spazio e voce alla nostra immaginazione, nonostante l'azzeccato e ben studiato colpo di scena finale .
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Anja: un thriller drammatico che racconta una storia originale e profonda, in cui fotografia, ambientazioni, atmosfera e colonna sonora appaiono sin da subito suggestive, evocative, sorprendenti e mai prevedibili né scontate. Attori perfettamente calati nei loro ruoli, ognuno con una psicologia molto complessa ed un'espressività fuori dal comune. Siamo di fronte ad un film emotivamente anarchico, onirico, frattale,che si ripiega ripetutamente in se stesso, frammentandosi in numerose scene suggestive. Rimane alta la tensione, quasi durante tutta la narrazione: questa suspense, unita a moltissimi dettagli da seguire per apprezzare al meglio la pellicola, ci permettono di dare spazio e voce alla nostra immaginazione, nonostante l'azzeccato e ben studiato colpo di scena finale . Siamo costantemente stimolati durante la visione e credo che, giunta alla fine, il miglior approccio sia emotivo e non logico. Un film diverso all'interno del panorama cinematografico italiano. Di qualità, liminale, dunque da vedere!
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ymush
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venerdì 31 dicembre 2021
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dramma metropolitano
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Visto su Amazon prime un discreto giallo italiano dalle atmosfere mitteleuropee. Cast efficace e sviluppo narrativo teso. Forse troppa carne al fuoco. Promosso
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venerdì 31 dicembre 2021
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dramma metropolitano
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Visto su Amazon prime un discreto giallo italiano dalle atmosfere mitteleuropee. Cast efficace e sviluppo narrativo teso. Forse troppa carne al fuoco. Promosso
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franco
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lunedì 29 marzo 2021
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siamo tutti sull'orlo del baratro
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Martini e Benedetti dirigono questo giallo drammatico con una regia elegante - a tratti patinata - e una fotografia estetica a metà tra Cronenberg e Wong Kar-wai (ovviamente con le dovute distinzioni). Il protagonista apatico rende bene il senso di alienazione iniziale fino alla presa di coscienza finale. E' un thriller della ricerca, del riscatto, di come una mente dissociata rielabora sogni, paure e speranze. Ho molto apprezzato come la figura femminile sia trattata nella storia: tutte le donne si sovrappongono, si scambiano, si alternano. Le limitazioni del budget si vedono soprattutto nelle scene d'azione - ce n'era davvero bisogno? - ma la musica efficace di Silvia Nair e un finale in crescendo rendono merito a questo piccolo gioiellino indipendente.
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franco
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sabato 27 marzo 2021
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siamo tutti sull'orlo del baratro
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Martini e Benedetti dirigono questo giallo drammatico con una regia elegante - a tratti patinata - e una fotografia estetica a metà tra Cronenberg e Wong Kar-wai (ovviamente con le dovute distinzioni). Il protagonista apatico rende bene il senso di alienazione iniziale fino alla presa di coscienza finale. E' un thriller della ricerca, del riscatto, di come una mente dissociata rielabora sogni, paure e speranze. Ho molto apprezzato come la figura femminile sia trattata nella storia: tutte le donne si sovrappongono, si scambiano, si alternano. Le limitazioni del budget si vedono soprattutto nelle scene d'azione - ce n'era davvero bisogno? - ma la musica efficace di Silvia Nair e un finale in crescendo rendono merito a questo piccolo gioiellino indipendente.
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davidegi
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giovedì 25 marzo 2021
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da vedere
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Film non facile, non scontato, realizzato con ambizione e grande professionalità. Ottimo tutto l'apparato scenico, regia, fotografia, montaggio, musiche. Recitazione efficace, sceneggiatura intrigante e coraggiosa. Epilogo imprevedibile. Da vedere e rivedere, per apprezzare al meglio la storia e soprattutto il finale
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tendero45
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martedì 16 febbraio 2021
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quando ti domandi "cosa ho visto?", ma sei soddisfatto
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Nonostante la pellicola risenta in diversi punti del basso budget (qualche ingenua caduta recitativa) Anja è un film con un ritmo serrato inedito nel panorama italiano. La trama vede la classica ricerca della felicità da parte del protagonista, ma la messa in scena e la regia hanno un gusto originale e disallineato. Efficaci alcuni intrecci narrativi, anche se il finale intricato obbliga una seconda visione. Ad ogni modo da premiare per il coraggio.
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antonio baldini
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domenica 20 dicembre 2020
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Per offrire al pubblico un film del genere non serve solo cattivo gusto ma anche malizia
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silentstar
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domenica 8 novembre 2020
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un viaggio emotivo nel torbido della mente
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Questo film non è solamente un thriller di mistero, ma un viaggio alla riscoperta di se stessi, di ciò che ci ha traumatizzato e di come è possibile recuperare una felicità negata. Visivamente estetizzante, i registi Martini e Benedetti riescono con maestria a calare lo spettatore in una storia torbida e straniante, resa ancora più interessante dalle incursioni nel "genere" che dà a una sceneggiatura ad orologeria un ritmo veramente inusuale rispetto al panorama italiano.
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bluevelvet
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mercoledì 28 ottobre 2020
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ricerca, delirio, melodramma
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Diciamo subito una cosa: Anja non è il film che ti aspetteresti da una produzione italiana. Non per temi, non per ambizioni né tantomento per esecuzione. Non so se sia un bene o un male (anzi in realtà lo so), ma tutto in questo film sa di qualcosa d'altro, di strano, di inesplorato. Uno di quei tentativi di fare qualcosa di particolare e diverso (pur strizzando l'occhio al genere) che ti possa lasciare qualcosa dentro su cui ragionare ancora per un po', prima di andare a letto. E Anja ci riesce, senza annoiare. E davvero non è poco. Soprattutto quando le evidenti limitazioni di budget riescono così assurdamente a passare in secondo piano. Quindi c'è una storia di un amore disperato che sboccia, c'è la realtà finta e vera del VR, c'è una sparizione improvvisa e inaspettata, c'è un ricerca assurda e metropolitana alla "Frantic" ma girato da Lynch, c'è una conclusione all'alba pomposa e melo' come solo i classici russi potrebbero riuscire ad essere.
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Diciamo subito una cosa: Anja non è il film che ti aspetteresti da una produzione italiana. Non per temi, non per ambizioni né tantomento per esecuzione. Non so se sia un bene o un male (anzi in realtà lo so), ma tutto in questo film sa di qualcosa d'altro, di strano, di inesplorato. Uno di quei tentativi di fare qualcosa di particolare e diverso (pur strizzando l'occhio al genere) che ti possa lasciare qualcosa dentro su cui ragionare ancora per un po', prima di andare a letto. E Anja ci riesce, senza annoiare. E davvero non è poco. Soprattutto quando le evidenti limitazioni di budget riescono così assurdamente a passare in secondo piano. Quindi c'è una storia di un amore disperato che sboccia, c'è la realtà finta e vera del VR, c'è una sparizione improvvisa e inaspettata, c'è un ricerca assurda e metropolitana alla "Frantic" ma girato da Lynch, c'è una conclusione all'alba pomposa e melo' come solo i classici russi potrebbero riuscire ad essere. E non è un caso che addirittura si scomodi la lirica per compiere la grande opera. Già, perché pure la lirica diegetica c'è in questo film. Insomma, ho trovato tanta passione e cuore in questo piccolo film. Tanta voglia di mettersi in gioco e provare. Proprio come fa il nostro eroe Andrej quel giorno in cui si mette a cercare ciò che ha perso o che forse non ha proprio mai avuto.
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