weachilluminati
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domenica 28 ottobre 2018
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se poi questa è l'unica via ???
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E' una commedia?
E' una denuncia?
E'denuncia contro il potere ho i poteri?
Questo film contiene tutte queste cose; mi è piaciuto decisamente dalla prima inquadratura;
una sapiente mano ha messo in scena un film che lascia aperto un dialogo con chi è spettatore.
A tratti è un messaggio disperato ,quasi un vortice da cui non se ne può uscire che denuncia il potere delle mafie; in altri momenti È denuncia contro i poteri e la e la meschinità della gente che vive e sopravvive utilizzando gli altri, in altro momenti sorride , fa sorridere :decisamente mi è piaciuto questo qui.
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E' una commedia?
E' una denuncia?
E'denuncia contro il potere ho i poteri?
Questo film contiene tutte queste cose; mi è piaciuto decisamente dalla prima inquadratura;
una sapiente mano ha messo in scena un film che lascia aperto un dialogo con chi è spettatore.
A tratti è un messaggio disperato ,quasi un vortice da cui non se ne può uscire che denuncia il potere delle mafie; in altri momenti È denuncia contro i poteri e la e la meschinità della gente che vive e sopravvive utilizzando gli altri, in altro momenti sorride , fa sorridere :decisamente mi è piaciuto questo qui.
Uno uno di famiglia non ti lascia indifferente: Alessio Maria Federici è un regista eccellente :consiglio la visione di questo film a tutti coloro che vogliono passare due ore a sorridere, riflettere, allargare le proprie conoscenze di un mondo che ci si ora marginalmente, o da vicino,
si esce dalla sala cinematografica soddisfatti di aver gustato finalmente un film di buona fattura , sicuramente superiore alla media della filmografia italiana.
Grazie Alessio sei bravo!!!!!!!!!!!!!!!!!
questo film Vale 3,5 stelle secondo le possibilità che vengono concesse da MYmovies.
weachilluminati
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domenica 28 ottobre 2018
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stupido
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Saràfatto bene ma secondo il mio parere molto stupido, non mi ha fatto ridere per niente e non aveva nulla da che ridere...
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domenica 28 ottobre 2018
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banale, superficiale e non fa neppure ridere!
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Commedia banale e con una sceneggiatura a dire poco approssimativa. Non riesce neppure a fare ridere, rimane in superfice. Vengono toccati dei temi potenzialmente interessanti ma poi vengono lasciati andare, dispersi nella inconsistenza. Non si riesce quindi a capire se questo voleva essere una commedia per far ridere, o un film impegnato dove con un tocco ironico, nelle intenzioni del regista e degli sceneggiatori, si voleva mettere in evidenza la forza delle organizzazioni malavitose di origine calabrase basata su di un codice familiare inossidabile. La sintesi del film, potrebbe essere: approssimativo.
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flyanto
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venerdì 26 ottobre 2018
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intrappolato nel clan mafioso
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Cosa avviene quando uno viene considerato come appartenente ad una famiglia? Che egli prende parte e condivide tutto ciò che riguarda essa e che si instaura un rapporto di reciproco aiuto e collaborazione tra i suoi vari componenti. Ed è quello che succede al protagonista di “Uno di Famiglia” del regista Alessio Maria Federici che, svolgendo il lavoro di insegnante di dizione per aspiranti attori/attrici, salva la vita ad uno di loro in un incidente per la strada. In realtà il giovane è figlio di una potente e famosa famiglia mafiosa e l’incidente era un agguato alla sua vita. Da questo momento in poi, l’insegnate avrà la gratitudine e l’aiuto in varie situazioni critiche in cui egli si trova da parte dell’intero clan malavitoso e verrà da quest’ultimo considerato come un ‘affiliato’.
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Cosa avviene quando uno viene considerato come appartenente ad una famiglia? Che egli prende parte e condivide tutto ciò che riguarda essa e che si instaura un rapporto di reciproco aiuto e collaborazione tra i suoi vari componenti. Ed è quello che succede al protagonista di “Uno di Famiglia” del regista Alessio Maria Federici che, svolgendo il lavoro di insegnante di dizione per aspiranti attori/attrici, salva la vita ad uno di loro in un incidente per la strada. In realtà il giovane è figlio di una potente e famosa famiglia mafiosa e l’incidente era un agguato alla sua vita. Da questo momento in poi, l’insegnate avrà la gratitudine e l’aiuto in varie situazioni critiche in cui egli si trova da parte dell’intero clan malavitoso e verrà da quest’ultimo considerato come un ‘affiliato’. Sarà difficile per l’uomo interrompere il rapporto instauratosi.
E’ bene non raccontare tutto e tanto meno, ovviamente, il finale perché, per quanto sia paradossale, la storia è divertente proprio per il suo svolgersi, ricco di avventure e colpi di scena che rendono briosa ed incalzante questa pellicola. Attraverso un sceneggiatura costruita in maniera ironica, è proprio attraverso questa intelligente arguzia che il film prende in giro svariati aspetti della situazione del nostro Paese concernenti sia la Società in generale che i singoli individui. Sostenendo per assurdo che soltanto grazie alla presenza della Mafia le situazioni e certi mal costumi italiani si possono e si devono risolvere, Federici coglie l’occasione per denunciare tutto ciò che non va sul suolo italiano, creando una vicenda avvincente e piacevole a seguirsi. Tutti gli attori che vi prendono parte, a guisa di ‘macchietta’, rendono più che mai accattivante l’intera pellicola ma è soprattutto grazie alla presenza di Lucia Ocone, prima su tutti, e di Pietro Sermonti che essa acquista quel qualcosa in più che la contraddistingue dalle altre commedie dello stesso genere o peggio, dalla banalità più totale.
Pertanto, essendo ben girato, ben interpretato e quanto mai spassoso, il film è del tutto consigliabile nonostante la sua leggerezza.
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