Non sono un melomane, né un devoto di Puccini, ma questa Tosca che ho visto martedì 30 gennaio al cinema in diretta dal Metropolitan mi ha veramente conquistato. In primis una scenografia di gran rigore filologico e di gusto raffinato, degni di Visconti. I luoghi nei quali l'opera è ambientata (nel primo atto l'interno si S. Andrea della Valle, nel secondo una sala di palazzo Farnese, nel terzo la sommità di castel S. Angelo) sono tutti resi con grande efficacia e suggestione. Luci, colori, costumi di bellezza straordinaria. Una regia che ha fatto muovere e recitare i cantanti in modo misurato e coinvolgente. Uno Scarpia di grande sobrietà ed efficacia, reso, anche nella sua perfidia, molto più umano del solito stereotipo di cattivo.
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Non sono un melomane, né un devoto di Puccini, ma questa Tosca che ho visto martedì 30 gennaio al cinema in diretta dal Metropolitan mi ha veramente conquistato. In primis una scenografia di gran rigore filologico e di gusto raffinato, degni di Visconti. I luoghi nei quali l'opera è ambientata (nel primo atto l'interno si S. Andrea della Valle, nel secondo una sala di palazzo Farnese, nel terzo la sommità di castel S. Angelo) sono tutti resi con grande efficacia e suggestione. Luci, colori, costumi di bellezza straordinaria. Una regia che ha fatto muovere e recitare i cantanti in modo misurato e coinvolgente. Uno Scarpia di grande sobrietà ed efficacia, reso, anche nella sua perfidia, molto più umano del solito stereotipo di cattivo.. Bellissime anche le voci accompagnate da un'orchestra attenta e puntuale.
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