ciminoalberto75@gmail.com
|
venerdì 29 ottobre 2021
|
la notte degli zombie in chiave francese
|
|
|
|
Dopo un grottesco ed improbabile incontro con la sua Ex per recuperare degli scatoloni, proprio durante una festa,si ritrova chiuso in una delle stanze della casa dove lei convive con in suo nuovo compagno, dove si era rifugiato in attesa di lei.Si risveglia in un surreale mondo privo ormai di esseri umani ma circondato da famelici zombi. Vive così arroccato in un palazzo, forte delle scorte di cibo e medicine, vive l'isolamento da tutti e tutto .
Una nota fra il comico e lo speranzoso è la forzata convivenza con il dottore/ zombie che ha rinchiuso nell'ascensore del condominio e con cui condivide, a distanza di sicurezza, gli unici attimi di residua umanità.
[+]
Dopo un grottesco ed improbabile incontro con la sua Ex per recuperare degli scatoloni, proprio durante una festa,si ritrova chiuso in una delle stanze della casa dove lei convive con in suo nuovo compagno, dove si era rifugiato in attesa di lei.Si risveglia in un surreale mondo privo ormai di esseri umani ma circondato da famelici zombi. Vive così arroccato in un palazzo, forte delle scorte di cibo e medicine, vive l'isolamento da tutti e tutto .
Una nota fra il comico e lo speranzoso è la forzata convivenza con il dottore/ zombie che ha rinchiuso nell'ascensore del condominio e con cui condivide, a distanza di sicurezza, gli unici attimi di residua umanità.
I ritmi languono e la storia diventa stanca , si prolunga fino all'epilogo in cui si ritrova, dopo aver sparato ed ucciso attraverso la porta, all'unico essere umano ravvisatosi dopo i tanti mesi trascorsi rinchiusi nel suo castello, una giovane donna ; nell'ultimo assalto degli zombie al palazzo, con un inseguimento che lo spinge a lanciarsi con una fune attraverso la strada per ritrovarsi in uno sterminato orizzonte di tetti parigini ,con una splendida torre Eiffel di sfondo,
In sintesi avrebbe voluto essere un film sulla psicologia della solitudine forzata, ma il mix con gli zombie e con la debole trama, si perde durante il prologo della storia prima di sfociare in un finale inconcludente.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a ciminoalberto75@gmail.com »
[ - ] lascia un commento a ciminoalberto75@gmail.com »
|
|
d'accordo? |
|
carloalberto
|
sabato 10 ottobre 2020
|
la notte della ragione
|
|
|
|
La risposta europea a Io sono leggenda del 2007 di Lawrence arriva da un giovane regista francese al suo esordio, Dominique Rocher, e sebbene il film, al confronto con la produzione USA, sia senz’altro più povero di mezzi, senza effetti speciali e girato tutto in un attico e superattico, dal quale si vede la Torre Eiffel, e negli appartamenti di un antico palazzo al centro di Parigi, non ha nulla da invidiargli quanto a suspense e a resa drammatica della situazione eccezionale in cui si ritrova dalla notte al giorno il protagonista, interpretato da un certo Danielsen, la cui recitazione risulta più asciutta ed essenziale, meno gigionesca di quella di Will Smith.
[+]
La risposta europea a Io sono leggenda del 2007 di Lawrence arriva da un giovane regista francese al suo esordio, Dominique Rocher, e sebbene il film, al confronto con la produzione USA, sia senz’altro più povero di mezzi, senza effetti speciali e girato tutto in un attico e superattico, dal quale si vede la Torre Eiffel, e negli appartamenti di un antico palazzo al centro di Parigi, non ha nulla da invidiargli quanto a suspense e a resa drammatica della situazione eccezionale in cui si ritrova dalla notte al giorno il protagonista, interpretato da un certo Danielsen, la cui recitazione risulta più asciutta ed essenziale, meno gigionesca di quella di Will Smith.
Nulla di nuovo, dunque, nel plot. Anche l’idea del rapporto con lo zombie umanizzato, il vecchio dottore rimasto chiuso nell’ascensore, è già stata sfruttata in Warm Bodies del 2013 di Levine.
A differenza dell’omologo americano, tuttavia, manca il finale pirotecnico con il sacrificio dell’eroe che si immola per la collettività e non c’è il lieto fine per l’umanità tipico di certe produzioni hollywoodiane.
Morta l’ultima speranza, metaforicamente rappresentata dalla straniera, Golshifteh Farahani, uccisa dal terrore che impedisce di riconoscere nell’altro un proprio simile, la notte della ragione che ha divorato il mondo, nessuna salvezza si intravede nell’ultima inquadratura sui tetti di Parigi che si perdono a vista d’occhio all’orizzonte.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a carloalberto »
[ - ] lascia un commento a carloalberto »
|
|
d'accordo? |
|
|