Ombre dal passato

Se si accettano i presupposti(vendetta, vincoli di sangue come cogenti, violenza per punire i tradimenti, ma anche per colpire colpe ancestrali), il fosco drammone dal titolo"Broken Horses"(Ombre del passato)ha un senso ben preciso. "Insegna", volendo, che il mondo è un posto orribile, decisamente terrificante, in specie in certi luoghi(qui siamo al confinestorico tra States e Mexico). E'una vera punizione viverci, ancora, ma comunque se già vi ci si risiede bisogna saper"vivere da duri": è ciò che fa il personaggio del fratello maggiore"dal lieve deficit intellettivo", fingendosi completamente in balia del"padrone", in realtà riuscendo, abbastanza "sottilmente"a sottrarsi a questa sorta di "plagio ipnotico". [+]

Se si accettano i presupposti(vendetta, vincoli di sangue come cogenti, violenza per punire i tradimenti, ma anche per colpire colpe ancestrali), il fosco drammone dal titolo"Broken Horses"(Ombre del passato)ha un senso ben preciso. "Insegna", volendo, che il mondo è un posto orribile, decisamente terrificante, in specie in certi luoghi(qui siamo al confinestorico tra States e Mexico). E'una vera punizione viverci, ancora, ma comunque se già vi ci si risiede bisogna saper"vivere da duri": è ciò che fa il personaggio del fratello maggiore"dal lieve deficit intellettivo", fingendosi completamente in balia del"padrone", in realtà riuscendo, abbastanza "sottilmente"a sottrarsi a questa sorta di "plagio ipnotico". Contro i pregiudizi invalsi(un po'come il principe nano nel famoso"Game of Thrones"), il fratello maggiore considerato minorato dà prova di saper giocare bene(molto bene)il suo ruolo, ma poi di uscire dal ruolo agendo come vorrebbe e poi realmente vuole. Contro la camarillas delle"gang"un esempio di come si possa agire fingendo di assecondare ogni desiderio-ordine del"pater familias"(non padre naturale, come si è detto, ma qualcuno che si è arrogato il diritto di esercitare la"potestà"paterna), per poi fare di testa propria, quando il pericolo è proprio di perderla, la testa...Interpreti convincenti, che sanno  dare al film, dai toni anche-volutamente, peraltro- melodrammatici e"neri"caatteristiche altrimenti ben poco riscontrabili altrove. Anche le"lentezze"e lungaggini, la"carenza di ritmo"sono assolutamente volute per creare il clima anzidetto.    El  Gato [-]

Jacob viene invitato dal fratello Buddy (mentalmente instabile e che non vede da 8 anni) per ricevere il regalo di nozze, giunto lì, si accorge che suo fratello è usato dalla malavita come killer...Il racconto ha una spiegazione enigmatica, lenta e ambigua, tuttavia, durante tutto il film si percepisce una tensione palpabile e continua, Anton Yelchin fa troppo affidamento sulla sua mimica ipnonica che risulta un tantino presuntuosa, ottima invece è l'interpretazione di Chris Marquette davvero convincente, il finale non concede grandi sorprese ma una spettacolarità prevedibile e rassicurante, mia valutazione: 2,5 stelle. Saluti.