Film straordinario, "Aferim!" (bravo! in turco) è un'opera eccezionale senza dubbio complessa e con un enorme lavoro di ricerca alle spalle. Una regia magistrale che usa il bianco e nero per maggiormente mostrare l'arretratezza di un mondo che, stiamo attenti, non è affatto perduto. Picaresco, crudo, umoristico, etnologico, politico, a tratti assolutamente esilarante, con dialoghi strepitosi. Tutto trasuda cinismo e ferocia pazzeschi, tanto più pazzeschi quanto più vissuti come assolutamente normali in quel mondo di miserabili che ci viene mostrato. Quasi un epos del tirare a campare in un mondo costruito su poche basi fondamentali: schiavi, poveri cristi/servi e padroni.
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Film straordinario, "Aferim!" (bravo! in turco) è un'opera eccezionale senza dubbio complessa e con un enorme lavoro di ricerca alle spalle. Una regia magistrale che usa il bianco e nero per maggiormente mostrare l'arretratezza di un mondo che, stiamo attenti, non è affatto perduto. Picaresco, crudo, umoristico, etnologico, politico, a tratti assolutamente esilarante, con dialoghi strepitosi. Tutto trasuda cinismo e ferocia pazzeschi, tanto più pazzeschi quanto più vissuti come assolutamente normali in quel mondo di miserabili che ci viene mostrato. Quasi un epos del tirare a campare in un mondo costruito su poche basi fondamentali: schiavi, poveri cristi/servi e padroni. Le donne poi sono un mondo a parte, appena un pelo sopra gli zingari, e un padre istruisce il delicato figlio a farsi i fatti propri, "viviamo come possiamo non come vogliamo", ché tanto il mondo non si può cambiare, ma si può continuare a servirlo nell'infimo che esso è.
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