kyotrix
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sabato 29 novembre 2014
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carino ma insipido
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Non sarebbe male, fosse uscito 30 anni fa. Bei paesaggi, cane meraviglioso, discreta ricostruzione, ma le emozioni sono praticamente nulle. Dovrebbe piacere agli under16 e ai nostalgici dell'anime. A proposito, la canzone francese è pessima. Qui in italia avrebbero fatto molto meglio ad usare la canzona originale italiana dell'anime!
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saradenardi
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domenica 8 giugno 2014
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il film per tutti
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Titolo: Belle e Sebastien
Regia: Nicolas Venier
Attori:Felix Bossuet, Tcheky Karyo, Margaux Chatelier,Dimitri Storoge,Mehdi
Genere:Family
Durata:98 min
Paese. Francia
Colore: colore
Trama:
In un villaggio sperduto tra le Alpi, durante la seconda guerra mondiale, il piccolo orfano Sebastien che vive con un signore che chiama nonno un giorno si imbattee in una cane che successivamente chiamerà Belle.Quest'animale in paese viene definito la bestia poichè pensano tutti sia lei a mangiare in bestiame degli abitanti.I tedeschi entrano nel villaggio chiedendo di uccidere Belle e di scoprire chi aiuta a far passare gli Ebrei il confine tra la Francia e la Svizzera.
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Titolo: Belle e Sebastien
Regia: Nicolas Venier
Attori:Felix Bossuet, Tcheky Karyo, Margaux Chatelier,Dimitri Storoge,Mehdi
Genere:Family
Durata:98 min
Paese. Francia
Colore: colore
Trama:
In un villaggio sperduto tra le Alpi, durante la seconda guerra mondiale, il piccolo orfano Sebastien che vive con un signore che chiama nonno un giorno si imbattee in una cane che successivamente chiamerà Belle.Quest'animale in paese viene definito la bestia poichè pensano tutti sia lei a mangiare in bestiame degli abitanti.I tedeschi entrano nel villaggio chiedendo di uccidere Belle e di scoprire chi aiuta a far passare gli Ebrei il confine tra la Francia e la Svizzera.Belle viene ferita gravemente ad una zampa, il ragazzino chiede a un giovane medico amico di famiglia il quale è lui a far da guida agli ebrei per curarla.
La notte di Natale dovette far da guida a una famiglia, ma si imbattee tra i lupi e si ruppe una gamba, Belle scacciò i lupi e aiutò il medico a tornare a casa.La sorella lo sostituì e con lei andarono Sebastian e Belle che le fece da protezione contro i lupi.La mattina,durante l'attraversamento del confine si vedono arrivare dietro loro un soldato delle SS non capendo l'intenzione che aveva cercarono di andar più veloce possibile,nel momento dell'arrivo del soldato ci fu una valanga che sotterò il nazzista,Belle tirò fuori l'uomo,esso disse di non attraversare i monti perchè dall'altra parte ci sarebbe stata una truppa tedesca pronti ad ucciderli.Grazie alla notizia riuscirono a prendere un'altra via e a trarre in salvo gli ebrei. La sorella rimase in Svizzera e invece il ragazzino e il suo cane tornarono a casa.
Questo film fa molto commuovere in alcune parti dove si pensa che il dolce cane bianco possa morire,da un senso di libertà vedendo i monti pieni di neve e i due amici che giocano felici nello stesso tempo può trarre paura per la famiglia ebrei che faticosamente deve affrontare un lungo viaggio a piedi.
Per me è stato un film favoloso soprattutto perchè è adotto sia a grandi che piccini,la storia e abbastanza sull'originale e un film della seconda guerra mondiale che ancora adesso esca è raro,l'ho apprezzato molto anche per questo fattore.
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pantera32
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lunedì 24 febbraio 2014
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bello ma ..............
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Film carino ma, con grande delusione, nulla ha a che fare con il grandissimo cartone animato che vedevo da bimba.
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alice71
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sabato 22 febbraio 2014
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vale il film solo per il paesaggio!
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Film fondamentalmente buono!! Buono da ogni punto di vista: per la qualità tecnica e per i sentimenti. I paesaggi sono unici, magici e magnetici per chi ama la montagna. Da vedere, con qualche spiegazione storica da dare, con bambini.
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cine_debuttante
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lunedì 17 febbraio 2014
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bello... per0....
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Bel film, paesaggi incantevoli, storia forse semplice e scontata ma piacevole... peccato per il finale, molto delundente, il regista deve essersi perso...
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eugenio
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venerdì 14 febbraio 2014
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30 anni dopo l’anime
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Ci risiamo. Un altro prodotto tratto da una serie televisiva di successo trasposto sul grande schermo.
Correva l’anno 1981 e in Giappone veniva realizzato Belle e Sebastien cartoon reso celebre dalla famosa sigla di Fabiana e dagli scenari mozzafiato alpini che facevano da cornice a una bellissima storia di amicizia tra un bambino, Sebastien e il cane patou Belle.
L’anime a sua volta basato sul romanzo omonimo del 1965 della scrittrice e attrice Cécile Aubry, era ambientato tra le montagne dei Pirenei dove Sebastien viveva con il nonno adottivo e la nipote di lui, Angelina. Il ragazzo dotato di un carattere chiuso poco incline all’amicizia, durante un’escursione incontra un enorme cane bianco accusato ingiustamente di uccidere le pecore del villaggio e osteggiato per tale natura da tutti gli abitanti del villaggio che cercano di catturarlo con ogni mezzo.
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Ci risiamo. Un altro prodotto tratto da una serie televisiva di successo trasposto sul grande schermo.
Correva l’anno 1981 e in Giappone veniva realizzato Belle e Sebastien cartoon reso celebre dalla famosa sigla di Fabiana e dagli scenari mozzafiato alpini che facevano da cornice a una bellissima storia di amicizia tra un bambino, Sebastien e il cane patou Belle.
L’anime a sua volta basato sul romanzo omonimo del 1965 della scrittrice e attrice Cécile Aubry, era ambientato tra le montagne dei Pirenei dove Sebastien viveva con il nonno adottivo e la nipote di lui, Angelina. Il ragazzo dotato di un carattere chiuso poco incline all’amicizia, durante un’escursione incontra un enorme cane bianco accusato ingiustamente di uccidere le pecore del villaggio e osteggiato per tale natura da tutti gli abitanti del villaggio che cercano di catturarlo con ogni mezzo. Sebastien ripone il suo affetto (mai totalmente soddisfatto) nel cane che diventerà col tempo il suo principale punto di riferimento oltre che migliore amico. Al fine di salvare Belle da una sorte evidente, il giovane uomo abbandona la sua famiglia adottiva iniziando un lungo viaggio verso la Spagna alla ricerca della madre da tempo perduta e creduta morta vivendo di una serie di avventure che rafforzeranno il suo legame con il fedele animale oltre che il suo spirito messo a dura prova da difficili intemperie.
Storia semplice sul rapporto uomo-natura, sull’amicizia tra esseri umani e animali la cui armonia è suggellata dai paesaggi incontaminati non ancora “rovinati” dalla mano dell’uomo, Belle e Sebastien risorge per grandi e piccini a distanza di oltre trent’anni dalla serie televisiva grazie “al coraggio” di Nicolas Vanier, esploratore, cineasta, documentarista in grado di condensare in un’ora e mezza il fascino del romanzo di Aubry.
Sfruttando una fotografia nitida e molto curata nei dettagli di ripresa favorita dalla location particolarmente affascinante,gli alpeggi e le panoramiche sui Pirenei, Vanier recupera il progetto iniziale di Aubry sostituendo alla ricerca della madre creduta morta, la condizione di orfano di Sebastien (protagonista (interpretato dall'adatto Félix Bossuet) focalizzandosi sul percorso di crescita dell’adolescente verso la difficile maturità. Una maturità ben incarnata dai membri del villaggio ( in particolare dal nonno Cesar) alla ricerca di un capro espiatorio che possa giustificare la moria di pecore; un piccolo villaggio di provincia chiuso e spesso incapace di comprendere a fondo lo spirito puro di un ragazzino, impegnato come è ad colpevolizzare e condannare piuttosto che perdonare e capire.
Sebastien in questo senso è efficace. Si scontra a muso duro contro la barbarie degli uomini tentando di porre un freno ad una spasmodica quanto inutile “caccia al mostro”che non conosce tregua e giustificazione. L’intento ecologico e la morale “naturalistica” è assai forte: spazia dalla condanna ai cacciatori di frodo di camosci “in estate” alla tenace amicizia tra uomo e bestia, accusata, colpita ma mai aiutata sino in fondo perché “selvatica e pericolosa”. Un vecchio spot citava che la vera bestia è in noi più che negli animali e certamente Belle e Sebastien ne enfatizza- grazie alle suggestive riprese a baluardo della manifestazione naturale contro l’artificio umano- la duplicità, la dicotomia di fondo che alberga in ciascun essere vivente.
Non tutti gli uomini come le bestie sono cattive ma spesso il male purtroppo si insinua in ambienti ritenuti “puri” come i villaggi appartatati di poche anime perduti tra i monti. Ne è esempio il nazismo, qui utilizzato come veicolo per una lotta simbolica tra “il bene” (Belle,il cane Sebastien) e il male (alcuni abitanti del villaggio, il tenente della guarnigione) a tratti fuori luogo.
L’abuso dell’angherie delle truppe naziste a danni di alcuni abitanti del villaggio su cui scorre parallelo il filone del salvataggio di una famiglia di ebrei, scade nella dimensione simbolica. Un peccato. Eppure era semplice e tutti gli ingredienti erano a disposizione: la lingua del silenzio delle paradisiache immagini, il riuscito design del suono, la suggestione di una storia semplice ma mai banale. Questo basta a rendere il cinema vivo e a emozionare. Bastava purtroppo.
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ermione900
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mercoledì 12 febbraio 2014
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film bello
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bel film davvero con bei paesaggi, e molto toccante
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birbo
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lunedì 10 febbraio 2014
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bello !!
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Davvero un bel film ben fatto, ben recitato, con ambientazioni e scenari suggestivi ! Chapeau
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