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martedì 17 giugno 2025
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questione di altezza
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Non sappiamo, come spesso accade nelle biografie "liberamente" adattate, se veramente certi dialoghi, certe azioni, certe scene e certe "posizioni" siano accaduti davvero o se sono libero frutto di libera volontà di meno liberi sceneggiatori (uno per tutti il film Gucci) in cui si presume che le cose possano essere andate in quel modo e vi si costruiscono presunti dialoghi.
Non conosciamo cosa si sono detti Coco e Igor, onestamente ce ne potrebbe anche fregare il minimo, e figuriamoci se possiamo accettare indulgenze di telecamera porno su amplessi missionari o più spregiudicati tra la Coco e lo stesso compositore. Andò veramente così? I due facevano le cosacce mentre la moglie malata era nelle stanze accanto? Così andò? Non è una questione morale in sé: è il disegno di quei personaggi che il regista e lo sceneggiatore hanno voluto dare.
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Non sappiamo, come spesso accade nelle biografie "liberamente" adattate, se veramente certi dialoghi, certe azioni, certe scene e certe "posizioni" siano accaduti davvero o se sono libero frutto di libera volontà di meno liberi sceneggiatori (uno per tutti il film Gucci) in cui si presume che le cose possano essere andate in quel modo e vi si costruiscono presunti dialoghi.
Non conosciamo cosa si sono detti Coco e Igor, onestamente ce ne potrebbe anche fregare il minimo, e figuriamoci se possiamo accettare indulgenze di telecamera porno su amplessi missionari o più spregiudicati tra la Coco e lo stesso compositore. Andò veramente così? I due facevano le cosacce mentre la moglie malata era nelle stanze accanto? Così andò? Non è una questione morale in sé: è il disegno di quei personaggi che il regista e lo sceneggiatore hanno voluto dare. Ne escono due poco di buono, disposti a tutto, anche a passare su (quasi) cadaveri pur di farsi la pipatina giornaliera. Passione reale o gli amplessi esplicit9i van di moda?
Il resto è farsa di glamour. La Mouglasis è alta 1,74, Coco era alta 1,66. Coco aveva un viso tagliente e non sbatteva il sederino certamente quando saliva le scale. Io c'ero? Come faccio a saperlo? Neanche il regista c'era. Quel modo di incedere è tipico da modella e Coco neanche se lo sognava di esserlo.
Igor era alto 1,60. Quasi alle soglie del nanismo per certi parametri. Mikkelsen è alto 1,83. Hanno girato tutto il film con le pedane? Perchè la questione delle altezze non è da poco. Chi è alto cammina in un modo, chi è basso cammina diversamente. E' proprio un mondo diverso. Mouglasis più tacchi arriva a 1,80 minimo. Coco era più alta di 10 cm a cose fatte.I due del film invertono il rapporto. C'è la scena della visita al museo in cui la fronte di lei arriva agli occhi di lui. Dovrebbe essere il contrario. Tutti belli, tutti alti, tutti splendidi. Un film che potrà anche avere incassato, ma che, come ormai spesso accade, usa le vite degli altri per fare cassetta.
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marilla
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sabato 9 maggio 2015
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ringrazio il regista rifiuto e vado avanti
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In una nota trasmissione televisiva precedente il premier time c'è un concorrente che cerca di guadagnare soldi e una Magna Dottoressa che cerca di impedirglielo facendogli offerte più o meno allettanti: il concorrente sceglie se abboccare o "ringraziare per l'offerta, rifiutare e andare avanti". Ecco, nel vedere questo film (ma anche moltissimi altri, per carità) mi sono detta: "Non abbocco": ringrazio il regista, rifiuto e vado avanti. Questo film è, accanto a quelli della Campion, un altro splendido esempio di film furbo. Cos'è un film furbo? E' un film la cui regia propone veri e propri tour de force estetizzanti: inquadrature, sequenze, scene, volte ad impressionare per bellezza ma che finiscono, dopo cotanta faticaccia, non solo a risultare finte ed artificiose ma, soprattutto, a comporre un film che non dice proprio niente.
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In una nota trasmissione televisiva precedente il premier time c'è un concorrente che cerca di guadagnare soldi e una Magna Dottoressa che cerca di impedirglielo facendogli offerte più o meno allettanti: il concorrente sceglie se abboccare o "ringraziare per l'offerta, rifiutare e andare avanti". Ecco, nel vedere questo film (ma anche moltissimi altri, per carità) mi sono detta: "Non abbocco": ringrazio il regista, rifiuto e vado avanti. Questo film è, accanto a quelli della Campion, un altro splendido esempio di film furbo. Cos'è un film furbo? E' un film la cui regia propone veri e propri tour de force estetizzanti: inquadrature, sequenze, scene, volte ad impressionare per bellezza ma che finiscono, dopo cotanta faticaccia, non solo a risultare finte ed artificiose ma, soprattutto, a comporre un film che non dice proprio niente. Sebbene la sceneggiatura faccia dire a Stravinski che Coco sapesse solo tagliare stoffe, tutti sanno che Chanel è stata un genio ed una vera artista. Al punto da potersi probabilmente permettere (io non ho avuto l'onore e certo non avrei avuto la benché minima possibilità di conoscerla) di essere antipaticissima: in questo l'algida interprete Anna Mouglalis è di magistrale bravura: la sua Coco è odiosa, al punto che i suoi reiterati ed inutilmente esposti amplessi con il "poro" Igor (che in questo film sembra proprio essere un bamboccio egoista con tanto di moglie di spessore abbandonata a se stessa) sembrano copertine patinate di Vogue. Credo che nella vita vera i due abbiano avuto una relazione molto tempestosa, certo originata dal contrasto fra due personalità forti e legittimamente volte all'uatoaffermazione. Il che credo si sarebbe dovuto tradurre in una forte tensione: nulla di tutto ciò in questo film dove, dal punto di vista emotivo, a farla da padrona è la staticità assoluta (persino nei reiterati amplessi, tanto per ripetere) e l'ostentata lentezza e fissità delle posture: l'unico accenno di movimento lo abbiamo nell'altrettanto ripetuta ossessione delle mani che scorrono la tastiera: appunto, scorrono, quando invece credo che un compositore prima di definire una frase musicale ci stia delle ore, anche se fosse un genio - come Stravinsky, appunto. Per non parlar del fatto che Coco era sì un genio dalle Mani fi Fata ma vi pare possibile che in pochi nano secondi impari a suonare a quattro mani articolando perfettamente tutte le dita della destra? Unico pregio: scenografia e costumi . Strepitosi, raffinatissimi, elegantissimi, issimi issimi, issimi ma, proprio per questo, assolutamente finti: in quella casa nulla è lasciato al caso, in quelle scene nulla è lasciato al caso: persino il cavallo fa pendant con la giacchina nera, e il gazebo fiorito non ha potuto permettersi nemmeno una rosellina rosata: avrebbe guastato la gelida simmetria cromatica dell'ossessivo bianco e nero di chanelliana memoria. Unica nota di riscatto è il finale che, pur mantenendo il ferreo proposito di non concedersi sbavature estetiche, ci fa provare un poco il peso della solitudine.
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mr burns
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venerdì 9 gennaio 2015
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un pacco
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Film di una lentezza spasmodica. Uno di quieto film in cui attendi fino alla fine che succeda qualcosa con una colonna sonora che genera il medesimo sentimento. Bella la scenografia, belli i costumi.
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