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Ho trovato questo film davvero coinvolgente.
Inizia con splendide foto in bianco e nero rappresentative di retate poliziesche e colpo di scena dopo colpo di scena, si conclude in maniera forse prevedibile ma interessante.
E' da molto tempo che non mi appassionavo ad un thriller, forse da " il caso Thomas Crawford", e reputo questo, nonostante la critica incomprensibilmente negativa, davvero un ottimo film.
La storia è interessante. Due fratelli con stili di vita molto diversi, uno poliziotto come il padre e l'altro gestore di un locale notturno di proprietà mafiosa,finiscono per essere uniti in una lotta all'ultimo sangue contro la mafia russa. Ciò non sarà per nulla facile. Magistrale la scena dell'inseguimento in auto, che si conclude con una tragica e triste morte. Davvero commovente.
I dubbi, la paura, l’affetto sono rappresentati dalla famiglia protagonista in maniera davvero magistrale. Dimostrano degnamente un messaggio valido: solo la tua famiglia vera non ti abbandonerà mai nel bisogno.
Non sempre chi si dimostra più affettuoso o più generoso è colui che ama di più
Lo dimostra la perfetta vita del vecchio Nezhinski , onesta e tranquilla solo apparentemente. Infondo sarà lui il vero burattinaio delle vicende.
Il mio grande applauso va a Robert Duvall, davvero professionalmente in gamba.
Apprezzo anche l’interpretazione di Eva Mendez, un po’ troppo “colorita”, ma comunque valida.
Ha retto bene la parte della donna innamorata pronta anche a non vedere più la madre e alla morte per il suo amato.
Ottime le ambientazioni tipicamente americane. Rendono bene l’atmosfera sospesa del film, anche se vivacemente attiva.
Consiglio vivamente questo film, coinvolgente, interessante e valido, soprattutto agli amanti del genere.
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reiver
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sabato 5 aprile 2008
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rambina!
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Hai davvero colto il significato del film!Sono molto contento che ti sia piaciuto.So che magari non è il tuo genere preferito,che la Mendes non ti piace tanto (troppo,ehm,colorita...);però nei film d'azione fatti a regola d'arte si possono (anzi,si devono) dire cose intelligenti e profonde al pari dei film "normali".L'ho sempre pensato,e questa pellicola rinforza la mia convinzione.Tu l'hai capito in pieno,sei stata molto brava.Ciao Rambinaaa...
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lilli
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sabato 5 aprile 2008
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x maryluu
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Complimenti Maryluu una bella recensione che non ha deluso neanche il più mirtilliano fan de "Padroni della notte"!Mi è piaciuta molto,brava!Tra dieci giorni lo vedo anch'io!! :)
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andrea
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domenica 6 aprile 2008
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per maryluu
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Per questo film eri meno ispirata, dì la verità, Maryluu! Però l'amore comunque ce l'hai messo, eh! :-) Il thriller comunque è un genere sempre intrigante e stimolante, infatti ho visto che ha coinvolto anche te che non sei una patita del genere.
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maryluu
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domenica 6 aprile 2008
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per tutti
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Grazie ragazzi per essere passati. Mi9 fa davvero piacere e vi ringrazio pr i commenti. E' vero:ero meno ispirata perchè gli spunti riflessivi erano pochi. Quando c'è l'azione spesso tutto viene detto attraverso le immagini. Però cmq ho molto apprezzato il film. Bacioni
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andrea
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domenica 6 aprile 2008
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per maryluu e reiver sui film d'azione
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Diciamo che viene detto tutto solo con le immagini, però aggiungerei "immagini spettacolari". Perché ci sono anche film che dicono tutto con le immagini - e fanno bene, perché il film supera le parole - ma dicono grandi cose. Il difetto in generale dei film d'azione, e di tutti i film di genere, è che l'essere omologati nel genere, appunto, li standardizza secondo dei modelli ricorrenti caratteristici del thriller, del fantascientifico, del western (Reiver ora mi uccide), eccetera. Devono esserci inseguimenti, sparatorie, colpi di scena, e via discorrendo. Ciò non toglie, però, che molti film di genere, e molti thriller facciano riflettere. Ad esempio, un thriller recente che io ho adorato è "Insomnia" con Al Pacino e Robin Williams.
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andrea
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domenica 6 aprile 2008
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ragazzi, servono rinforzi
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C'è uno nel forum del "Cacciatore di aquiloni" che mi accusa di avergli rubato la recensione! Uno che non ho mai sentito in vita mia! Qui ormai rasentiamo la pazzia...
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luc
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domenica 6 aprile 2008
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insomnia...
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maryluu
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lunedì 7 aprile 2008
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ragazzi
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Ho recensito il cacciatore di aquiloni e ci tengo tantissimo a un vostro commento. Bacioni
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reiver
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lunedì 7 aprile 2008
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x andrea sui generi
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Secondo me ci sono film polizieschi,thriller,western,noir e gangster che dicono grandi cose.Solo che le dicono usando un linguaggio diverso.Voglio farti un esempio:io posso progettare un albergo,una casa a schiera,una casa in linea,un grattacielo.Uso mezzi espressivi diversi,che esigono regole diverse,ma attraverso ognuno di loro cerco di comunicare la mia idea di architettura e di vita.Lo stesso è per il cinema.Le differenze tra i vari generi sono legate alla sensibilità variegata del pubblico,alla sua differente risposta emotiva di fronte alle immagini:ma un bravo regista "plasma" il genere a suo piacimento."La donna che visse due volte" è solo un thriller?Non credo."Sentieri selvaggi" è "semplicemente" un western?Secondo me no.
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Secondo me ci sono film polizieschi,thriller,western,noir e gangster che dicono grandi cose.Solo che le dicono usando un linguaggio diverso.Voglio farti un esempio:io posso progettare un albergo,una casa a schiera,una casa in linea,un grattacielo.Uso mezzi espressivi diversi,che esigono regole diverse,ma attraverso ognuno di loro cerco di comunicare la mia idea di architettura e di vita.Lo stesso è per il cinema.Le differenze tra i vari generi sono legate alla sensibilità variegata del pubblico,alla sua differente risposta emotiva di fronte alle immagini:ma un bravo regista "plasma" il genere a suo piacimento."La donna che visse due volte" è solo un thriller?Non credo."Sentieri selvaggi" è "semplicemente" un western?Secondo me no.Sono grandi film,almeno a mio modo di vedere.La classificazione in generi serve al publico,che vuole andare sul sicuro e ha paura di "sbagliare" film.
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reiver
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lunedì 7 aprile 2008
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sull'action
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Il genere "action" è scivolato negli anni verso il basso,in maniera lenta e inesorabile.Basta nominarlo per evocare VanDamme o Steven Seagal,pronti a spaccare grugni.Ma proprio questo fatto dimostra quanto sia aleatoria la classificazione in generi."Nico" è un poliziesco,come gli stupendi "Heat","Vivere e morire a Los Angeles","L'anno del dragone"...In realtà io divido i film in due categorie:quelli che mi piacciono e quelli che invece mi lasciano come minimo perplesso.Sono gli unici "generi" che mi interessano.Posso passare senza colpo ferire da "Il posto delle fragole" a "I guerrieri della notte",magari il primo è caviale e il secondo è "spaghetti al nero di seppia",ma sono buoni tutti e due.
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Il genere "action" è scivolato negli anni verso il basso,in maniera lenta e inesorabile.Basta nominarlo per evocare VanDamme o Steven Seagal,pronti a spaccare grugni.Ma proprio questo fatto dimostra quanto sia aleatoria la classificazione in generi."Nico" è un poliziesco,come gli stupendi "Heat","Vivere e morire a Los Angeles","L'anno del dragone"...In realtà io divido i film in due categorie:quelli che mi piacciono e quelli che invece mi lasciano come minimo perplesso.Sono gli unici "generi" che mi interessano.Posso passare senza colpo ferire da "Il posto delle fragole" a "I guerrieri della notte",magari il primo è caviale e il secondo è "spaghetti al nero di seppia",ma sono buoni tutti e due.Per inciso,"Insomnia" piace moltissimo anche a me!
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lilli
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lunedì 7 aprile 2008
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generi
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Giusto..non entro nel merito del dibattito action-western ma in riferimento all'ultima parte del commento "sull'action" io aggiungerei anche che è vero che ci sono film di spessore,impegnati,ben fatti,d'autore che mi fanno "innamorare" ma questa mia preferenza non toglie, comunque, a qualche bel filmettino commerciale la possibilità di entrarmi nel cuore allo stesso modo.
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andrea
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lunedì 7 aprile 2008
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per reiver sui generi
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Hai citato "Nico", a me è sempre piaciuto quel film, bellissime musiche tra l'altro. Sono d'accordo, i grandi autori quando fanno film di genere fanno sempre qualcosa di più del genere in sé. Da Hitchcock a Kubrick. Però quando la connotazione del genere viene a mancare, secondo me c'è sempre qualcosa di più, di più libero, di più personale, come appunto "Il posto delle fragole", che è inclassificabile in un genere. Insomma, il genere non è un limite ma è una direzione obbligata in un certo senso, fatta apposta per il pubblico, che è troppo pigro e vuole sapere se vede un "horror", un "thriller", o un "fantasy" (genere che mi piace molto). Quando i film "squarciano" il genere dal quale provengono va bene lo stesso.
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Hai citato "Nico", a me è sempre piaciuto quel film, bellissime musiche tra l'altro. Sono d'accordo, i grandi autori quando fanno film di genere fanno sempre qualcosa di più del genere in sé. Da Hitchcock a Kubrick. Però quando la connotazione del genere viene a mancare, secondo me c'è sempre qualcosa di più, di più libero, di più personale, come appunto "Il posto delle fragole", che è inclassificabile in un genere. Insomma, il genere non è un limite ma è una direzione obbligata in un certo senso, fatta apposta per il pubblico, che è troppo pigro e vuole sapere se vede un "horror", un "thriller", o un "fantasy" (genere che mi piace molto). Quando i film "squarciano" il genere dal quale provengono va bene lo stesso. L'importante è che siano del regista e non solo della major hollywoodiana!
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