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martedì 12 febbraio 2013
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i rettili certo, ma una citroen ds...
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Coraggioso esercizio di Clara Law, in parte riuscito ma appesantito da troppi elementi da narrare e soprattutto da spiegare. Se si fosse solo puntato sull'auto, la sua ricerca e un romantico road-trip in Australia il risultato sarebbe stato migliore. Comunque ben vengano questi film particolari e senza dubbio suggestivi. Il protagonista è un giovane giapponese esperto di informatica (forse troppo...) che vive a Tokio. Ha una passione sfrenata per serpenti e rettili in generale, ne tiene 20 o 25 nel suo alloggio e offre loro tutte le attenzioni possibili. Ha anche visto un film francese, "Frank Costello faccia d'angelo", un magico polar anni '60 di Melville. Del film rimane impressionato dal fatto che Alain Delon, il protagonista, per i suoi spostamenti ruba solo un tipo di auto, la Citroen DS appunto, e ne rimane affascinato a tal punto da cercarne una su Internet.
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Coraggioso esercizio di Clara Law, in parte riuscito ma appesantito da troppi elementi da narrare e soprattutto da spiegare. Se si fosse solo puntato sull'auto, la sua ricerca e un romantico road-trip in Australia il risultato sarebbe stato migliore. Comunque ben vengano questi film particolari e senza dubbio suggestivi. Il protagonista è un giovane giapponese esperto di informatica (forse troppo...) che vive a Tokio. Ha una passione sfrenata per serpenti e rettili in generale, ne tiene 20 o 25 nel suo alloggio e offre loro tutte le attenzioni possibili. Ha anche visto un film francese, "Frank Costello faccia d'angelo", un magico polar anni '60 di Melville. Del film rimane impressionato dal fatto che Alain Delon, il protagonista, per i suoi spostamenti ruba solo un tipo di auto, la Citroen DS appunto, e ne rimane affascinato a tal punto da cercarne una su Internet. La trova in Australia e parte con i 40.000 dollari per perfezionare l'acquisto. Laggiù troverà una sorpresa sgradevole, una giovane e carina ragazza cieca e la possibilità di avere comunque l'auto tanto sognata, una Citroen DS color salmone, piuttosto bizzarro e con la guida a destra, anche se il venditore assicurava "tutta originale francese"... Ha così inzio un lungo viaggio nei meandri di un'Australia sconosciuta arricchito da molte sequenze in flashback per narrare fatti inquietanti e traumatici del passato della sua compagna d'avventura (una bravissima Rose Byrne). Il prologo, girato a Tokio, è di tutto il film la parte migliore, poteva persino essere più lungo e la pellicola ne avrebbe certo giovato. La sequenza iniziale è davvero bella e molto innovativa, con un alternarsi di musiche di vario genere, pop, classica, rap. Bellissima e adorabile la giovane compagna del protagonista, una giapponese con capelli corti dal viso molto particolare. Sarà proprio lei a rendere possibile il viaggio in Australia del suo compagno, dal momento che si sentirà onorata di prendersi cura per qualche settimana dei rettili nell'appartamento. Una sequenza breve ma divertente, il protagonista che improvvisa un ballo su musica pop nella sua stanza, vestito con... pinne e maschera subacquea, davvero esilarante! In Australia la sua spensieratezza verrà meno, ma scoprirà altre cose positive. Non è un film leggero, va guardato con attenzione, magari più di una volta per apprezzarlo e giudicarlo. - di "Joss" -
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nihil
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domenica 10 giugno 2007
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visivamente splendido!(4 stelle per la fotografia!
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va visto. è un film che va visto anche soltanto per la fotografia, e per la scena del ballo. potrelo vedere al cinema è stata un'esperienza visiva non indifferente.. ammetto che,riguardandolo in tv, le parti di flashback sono un po' noiose, forse, ma se ce l'avete su dvd e cassetta e le mandate avanti.. il film è bellissimo!!! in ogni caso, è stato uno dei film di quell'annata che mi è piaciuto di più..
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bianca
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martedì 20 febbraio 2001
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una dea per la vita
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JM,giovane giapponese volato in Australia per comprare una DS,incontra BG, ragazza cieca. Entrambi segnati dalla morte (JM ha visto morire il suo migliore amico, BG vuole liberarsi dell'incubo di un incesto), percorrono l'Australia in un viaggio che diventerà metafora della vita, non più della morte. E se JM scrive di voler comprare Dio (e si corregge, scrivendo Dea,la Ds), forse vuole sottintendere di poter realizzare ogni miracolo, anche quello di non far morire chi si ama.
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