La casa con la scala nel buio

Concepito originariamente come serie tv in 4 episodi,che avrebbe dovuto essere trasmessa dalla RAI ma trasformato in un film e destinato al cinema perchè giudicato troppo violento.Ed è un bene,poichè le uniche cose che funzionano qui sono gli omicidi efferati e l'ambientazione claustrofobica.Per il resto la regia di Bava è statica,gli interpreti pietosi e la scenegiatura si limita a seguire in automatico i clichè tipici dei film di Argento senza preoccuparsi della logica,con palesi scopiazzature da "Vestito per uccidere".Sbrigativo e risibile il confronto finale tra protagonista ed assassino.Michele Soavi ha la sua solita particina,ma ai fini della storia è più significativa del solito.

L'horror è un genere di film che gli italiani fanno proprio male, tranne rare eccezioni: Avati e qualcosa di Argento c'è solo il buio, in questo caso, il buio non è solo in fondo a una scala ma nei dialoghi: banali, negli interpreti: inespressivi, nella storia scopiazzata qua e là e nella sceneggiatura elementare, film francamente scadente che desta solo emozioni di rimpianto per il tempo sprecato! Saluti.

sono d'accordo(per una volta) con Morandini...la sceneggiatura è un colabrodo, per non parlare dei dialghi!fino alla seconda uccisione il film è quasi da buttare, ma quando comincia ad intravedersi al fantomatica Linda, si comincia a fare sul serio...e poi, quel finale...molto Psycho ma di sicura efficacia!

veramente molto belo! assolutamente da vedere

Sull'onta dei film del grande Dario Argento ci prova anche Lamberto Bava. Non male ma mai paragonbabile a quelli del maestro!