Pixote, la legge del più debole

ottimo

Babenco,futuro regista de "Il bacio della donna ragno",qui al suo secondo film,mostra senza mezze misure(e con una punta di compiacimento)l'allucinante situazione della gioventù delle favelas brasiliane,sia in riformatorio che per la strada.Stupri,rapine,soprusi,droga e all'occorrenza omicidi di turisti gringos,sono all'ordine del giorno.Non c'è spazio per pietà o esitazioni,e che tu abbia 18 anni,o 10 non cambia nulla.Solo sopravvivere con ogni mezzo,e tirare avanti,a qualunque costo.E non c'è condanna o assoluzione,solo la cruda verità.Quasi trent'anni fa era un pugno nello stomaco(ben 13 milioni di ragazzi allora erano nelle condizioni di Pixote),e oggi è ancora attualissimo,e ha perso poco della sua forza narrativa. [+]

Babenco,futuro regista de "Il bacio della donna ragno",qui al suo secondo film,mostra senza mezze misure(e con una punta di compiacimento)l'allucinante situazione della gioventù delle favelas brasiliane,sia in riformatorio che per la strada.Stupri,rapine,soprusi,droga e all'occorrenza omicidi di turisti gringos,sono all'ordine del giorno.Non c'è spazio per pietà o esitazioni,e che tu abbia 18 anni,o 10 non cambia nulla.Solo sopravvivere con ogni mezzo,e tirare avanti,a qualunque costo.E non c'è condanna o assoluzione,solo la cruda verità.Quasi trent'anni fa era un pugno nello stomaco(ben 13 milioni di ragazzi allora erano nelle condizioni di Pixote),e oggi è ancora attualissimo,e ha perso poco della sua forza narrativa.Va da se che non è un film per anime sensibili.Tutti i protagonisti vengono dalla strada,e in pratica interpretano se stessi(anche troppo bene).Brutto il doppiaggio italiano,come spesso accade in questi casi.Il piccolo Silva,quasi ha rafforzare l'ideologia del film,è morto di morte violenta qualche anno dopo(si dice ammazzato).Da confrontare con "La vergine dei sicari" di Barbet Schroeder. [-]

È certamente un pugno nello stomaco per la presentazione di una tristissima realtà che coinvolge sia i piccoli protagonisti, sia il mondo dei "grandi della terra", per usare un'espressione demenziale dei giornalisti. I primi sono vittime innocenti di una cultura povera per indigenza e per limitato sviluppo intellettivo (nel senso della poca riflessione sulla vita e sulla poca scolarizzazione, sebbene il problema è molto più profondo e non esaustivo in due parole). I secondi (il mondo dei "grandi della terra") sono indubbiamente coloro che schiavizzano economicamente, ipocriti e malvagi non per la loro ricchezza ma per l'egoismo, che colonializzano costringendo alla povertà economica e poi fingono di interrogarsi sui "reali problemi": una mentalità diabolica. [+]

È certamente un pugno nello stomaco per la presentazione di una tristissima realtà che coinvolge sia i piccoli protagonisti, sia il mondo dei "grandi della terra", per usare un'espressione demenziale dei giornalisti. I primi sono vittime innocenti di una cultura povera per indigenza e per limitato sviluppo intellettivo (nel senso della poca riflessione sulla vita e sulla poca scolarizzazione, sebbene il problema è molto più profondo e non esaustivo in due parole). I secondi (il mondo dei "grandi della terra") sono indubbiamente coloro che schiavizzano economicamente, ipocriti e malvagi non per la loro ricchezza ma per l'egoismo, che colonializzano costringendo alla povertà economica e poi fingono di interrogarsi sui "reali problemi": una mentalità diabolica. Solo si pensi che "i grandi" si scandalizzano per gli orrori che si commettono su queste giovani persone e ma poi vengono uccisi per il satanico commercio di organi da recuperare per il mondo dei "grandi della terra". Pur dovendo generalizzare, va tenuto presente che anche tra il mondo benestante ci sono eccellenti persone che si impegnano per i più poveri in associazioni e anche individualmente di cui non si parla. Film che apprezzo nonostante alcune scene forti che, a mio modesto parere, si potevano evitare; un film che con la dovuta presentazione potrebbe essere di stimolo ad un impegno maggiore verso queste realtà. In Romania la situazione non è certo migliore e i minorenni sono oggetto di piacere e sfruttamento da parte di insospettabili persone anche italiane. [-]

Primo inferno : il riformatorio. Secondo inferno : La strada. Risultato : un capolavoro.