parsifal
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martedì 10 novembre 2020
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affresco tagliente di una grottesca umanità
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Dalla penna dell'esimio Cerami e dal naturale talento di Sergio Citti, uomo del popolo, acuto osservatore e sarcastico narratore, nasce questo affresco di una varia e vasta umanità, dipinto in una calda ed affollata domenica d' Agosto, in quel del Lido di Ostia. L'idea di fondo è giù di per sè tanto originale quanto efficace ; il palcoscenico dove si svolgerà , per intero la vicenda, è un enorme casotto, ovvero cabina di uno stabilimento balneare in cui si avvicendano i protagonisti e le comparse di questa grottesca narrazione, in cui vengono messi a nudo i vizi nascosti e le poche virtù dell'umanità ivi ritratta.
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Dalla penna dell'esimio Cerami e dal naturale talento di Sergio Citti, uomo del popolo, acuto osservatore e sarcastico narratore, nasce questo affresco di una varia e vasta umanità, dipinto in una calda ed affollata domenica d' Agosto, in quel del Lido di Ostia. L'idea di fondo è giù di per sè tanto originale quanto efficace ; il palcoscenico dove si svolgerà , per intero la vicenda, è un enorme casotto, ovvero cabina di uno stabilimento balneare in cui si avvicendano i protagonisti e le comparse di questa grottesca narrazione, in cui vengono messi a nudo i vizi nascosti e le poche virtù dell'umanità ivi ritratta. Inganni di tipo familiare , ai danni di un giovane onesto e ingenuo , Vincenzo ( M.Placido) colpevole di essere senza malizia e quindi facile bersaglio di due nonni navigati e smaliziati come P.Stoppa e F.Clarabella, disposti a tutto pur di far sposare al primo venuto la propria nipotina, Teresina( J.Foster) apparentemente pura come un giglio, ma i realtà incinta senza un fidanzato. Salvo poi scaricare il giovane in oggetto e trasferire le proprie attenzioni su Gigi, Un giovane ed aitante G.Proietti, prestante e apparentemente molto furbo, ma non tanto da cogliere l'esistenza della trappola ordita alle sue spalle. Coppie clandestine,come C.Croccolo e la sua fidanzata segreta, che pur ardendo di desiderio, non riusciranno mai ad accendersi l'un l'altro, ma solo ad ustionarsi sotto al sole. Paracadusti dediti allo sport ed alla cultura fisica, apparentemente tombeur de fammes che poi si allontanano con due giovani muscolosi e palestrati tanto quanto loro. Intrighi di carattere economico, come quello che vede protagoniste le sorelle Melato, rispettivamente nel ruolo della moglie e dell'amante di un defunto, intestario di una assicurazione sulla vita e fermamente intenzionate a riscuoterla.MA dovranno scontrarsi con A.Cerquetti, ispettore della compagnia assicurativa, potente e dalla mente assai contorta, che le coinvolgerà nel suo delirio mistico-masochistico. Ne viene fuori un affresco a tinte forti, a tratti molto grottesco, con un'impronta decisamente teatrale ,ed al tempo stesso assai sarcastico e tagliente dell'umanità ritratta. Anni dopo, Cerami scrisse la sceneggiatura di " Tutti al MAre" riedizione dello stesso film adattato al terzo millennio. Da vedere e rivedere.
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parsifal
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sabato 7 novembre 2020
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tagliente spaccato di varia umanità
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Dalla penna dell'esimio Cerami e dal naturale talento di Sergio Citti, uomo del popolo, acuto osservatore e sarcastico narratore, nasce questo affresco di una varia e vasta umanità, dipinto in una calda ed affollata domenica d' Agosto, in quel del Lido di Ostia. L'idea di fondo è giù di per sè tanto originale quanto efficace ; il palcoscenico dove si svolgerà , per intero la vicenda, è un enorme casotto, ovvero cabina di uno stabilimento balneare in cui si avvicendano i protagonisti e le comparse di questa grottesca narrazione, in cui vengono messi a nudo i vizi nascosti e le poche virtù dell'umanità ivi ritratta. Inganni di tipo familiare , ai danni di un giovane onesto e ingenuo , Vincenzo ( M.
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Dalla penna dell'esimio Cerami e dal naturale talento di Sergio Citti, uomo del popolo, acuto osservatore e sarcastico narratore, nasce questo affresco di una varia e vasta umanità, dipinto in una calda ed affollata domenica d' Agosto, in quel del Lido di Ostia. L'idea di fondo è giù di per sè tanto originale quanto efficace ; il palcoscenico dove si svolgerà , per intero la vicenda, è un enorme casotto, ovvero cabina di uno stabilimento balneare in cui si avvicendano i protagonisti e le comparse di questa grottesca narrazione, in cui vengono messi a nudo i vizi nascosti e le poche virtù dell'umanità ivi ritratta. Inganni di tipo familiare , ai danni di un giovane onesto e ingenuo , Vincenzo ( M.Placido) colpevole di essere senza malizia e quindi facile bersaglio di due nonni navigati e smaliziati come P.Stoppa e F.Clarabella, disposti a tutto pur di far sposare al primo venuto la propria nipotina, Teresina( J.Foster) apparentemente pura come un giglio, ma i realtà incinta senza un fidanzato. Salvo poi scaricare il giovane in oggetto e trasferire le proprie attenzioni su Gigi, Un giovane ed aitante G.Proietti, prestante e apparentemente molto furbo, ma non tanto da cogliere l'esistenza della trappola ordita alle sue spalle. Coppie clandestine,come C.Croccolo e la sua fidanzata segreta, che pur ardendo di desiderio, non riusciranno mai ad accendersi l'un l'altro, ma solo ad ustionarsi sotto al sole. Paracadusti dediti allo sport ed alla cultura fisica, apparentemente tombeur de fammes che poi si allontanano con due giovani muscolosi e palestrati tanto quanto loro. Intrighi di carattere economico, come quello che vede protagoniste le sorelle Melato, rispettivamente nel ruolo della moglie e dell'amante di un defunto, intestario di una assicurazione sulla vita e fermamente intenzionate a riscuoterla.MA dovranno scontrarsi con A.Cerquetti, ispettore della compagnia assicurativa, potente e dalla mente assai contorta, che le coinvolgerà nel suo delirio mistico-masochistico. Ne viene fuori un affresco a tinte forti, a tratti molto grottesco, con un'impronta decisamente teatrale ,ed al tempo stesso assai sarcastico e tagliente dell'umanità ritratta. Anni dopo, Cerami scrisse la sceneggiatura di " Tutti al MAre" riedizione dello stesso film adattato al terzo millennio. Da vedere e rivedere.
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onufrio
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sabato 22 aprile 2017
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che bella gente
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Un giorno estivo nelle spiaggie di Ostia raccontato all'interno del "Casotto" stanzone in cui i bagnanti si spogliano dei loro abiti giornalieri per trascorrere una giornata al mare. Una macedonia di curiosi personaggi popola il Casotto numero 19: un prete con una strana presenza nel proprio corpo, due donne in attesa di un uomo, due pischelli in compagnia di due ragazze "pescate" la giornata stessa, una coppia di nonni che tenta di sistemare con qualcuno la nipotina gravida all'insaputa dei propri genitori, due ragazzi fanatici sportivi ed una coppia vogliosa d'amore. In un via vai di personaggi la giornata scorre via, brutalmente interrotta da un'acquazzone nel primo pomeriggio che spegne i bollori estivi e manda a casa tutta questa bella gente.
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Un giorno estivo nelle spiaggie di Ostia raccontato all'interno del "Casotto" stanzone in cui i bagnanti si spogliano dei loro abiti giornalieri per trascorrere una giornata al mare. Una macedonia di curiosi personaggi popola il Casotto numero 19: un prete con una strana presenza nel proprio corpo, due donne in attesa di un uomo, due pischelli in compagnia di due ragazze "pescate" la giornata stessa, una coppia di nonni che tenta di sistemare con qualcuno la nipotina gravida all'insaputa dei propri genitori, due ragazzi fanatici sportivi ed una coppia vogliosa d'amore. In un via vai di personaggi la giornata scorre via, brutalmente interrotta da un'acquazzone nel primo pomeriggio che spegne i bollori estivi e manda a casa tutta questa bella gente.
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noia1
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venerdì 2 maggio 2014
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l’italia vivisezionata.
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In un casotto si intrecciano le vicende di vari gruppi di persone nell’Italia di fine anni settanta.
Quando un film italiano è fato bene lo si vede e questo film ne è una delle tante prove, un film che non solo fa ridere ma che ha anche un intento più profondo, quello di rappresentare la società del tempo e se si sta attenti ci si rende conto che le cose non sono poi così cambiate rispetto ad oggi.
Tutte le paranoie, i vizi, il cinismo, i luoghi comuni, la stupidità vengono messi in mostra senza freni e con un realismo spietato sfruttando anche una sceneggiatura che funziona in maniera fantastica e abusando delle telecamere che interpretano le situazioni nella maniera più efficace.
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In un casotto si intrecciano le vicende di vari gruppi di persone nell’Italia di fine anni settanta.
Quando un film italiano è fato bene lo si vede e questo film ne è una delle tante prove, un film che non solo fa ridere ma che ha anche un intento più profondo, quello di rappresentare la società del tempo e se si sta attenti ci si rende conto che le cose non sono poi così cambiate rispetto ad oggi.
Tutte le paranoie, i vizi, il cinismo, i luoghi comuni, la stupidità vengono messi in mostra senza freni e con un realismo spietato sfruttando anche una sceneggiatura che funziona in maniera fantastica e abusando delle telecamere che interpretano le situazioni nella maniera più efficace.
Interessante è la metafora della nudità, i personaggi si spogliano ma vengono anche spogliati, vivisezionati in tutti i loro aspetti più nascosti, vengono mostrati tutti i lati che di solito l’italiano medio si risparmia di mostrare in pubblico in una satira che graffia e resa ancor meglio da interpreti efficaci e mattatori che è impossibile non amare.
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ultimoboyscout
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domenica 21 agosto 2011
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un miglione...grosso modo.
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Il film si svolge all'interno di un casotto, uno spogliatoio, antenato dei moderni stabilimenti balneari, ai tempi in cui Proietti si chiamava ancora Luigi. Si svolge da mattina a sera e racconta le storie di una carrellata di personaggi farseschi, strampalati, alcuni molto divertenti. Corre l'anno 1977, erano anni difficili quelli, ma il cinema nostrano era vivo e film imprevedibili e coraggiosi erano più o meno all'ordine del giorno. Grazie ad un cast incredibile, sopra le righe e decisamente coeso ed eterogeneo per la buona riuscita del film. Mattatori assoluti Stoppa e Tognazzi, la sorpresa Jodie Foster fresca di Oscar (che nonostante tutto non riesce a rendersi simpatica e a sciogliersi nemmeno in occasioni come queste), Proietti e Citti coi loro dialoghi romaneschi e ancora un giovane Placido, Davoli, la Melato e la Deneuve tutti in costume da bagno agli ordini dell'altro Citti, il regista Sergio, nonostantre si girasse in febbraio.
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Il film si svolge all'interno di un casotto, uno spogliatoio, antenato dei moderni stabilimenti balneari, ai tempi in cui Proietti si chiamava ancora Luigi. Si svolge da mattina a sera e racconta le storie di una carrellata di personaggi farseschi, strampalati, alcuni molto divertenti. Corre l'anno 1977, erano anni difficili quelli, ma il cinema nostrano era vivo e film imprevedibili e coraggiosi erano più o meno all'ordine del giorno. Grazie ad un cast incredibile, sopra le righe e decisamente coeso ed eterogeneo per la buona riuscita del film. Mattatori assoluti Stoppa e Tognazzi, la sorpresa Jodie Foster fresca di Oscar (che nonostante tutto non riesce a rendersi simpatica e a sciogliersi nemmeno in occasioni come queste), Proietti e Citti coi loro dialoghi romaneschi e ancora un giovane Placido, Davoli, la Melato e la Deneuve tutti in costume da bagno agli ordini dell'altro Citti, il regista Sergio, nonostantre si girasse in febbraio. La pellicola è insolita, strana ma geniale, a metà strada tra tragico e comico, un pò trash e un pò kitsch, rivalutata da un recentissimo remake di Matteo cerami figlio di Vincenzo, qui sceneggiatore. L'occhio del regista è bonario e popolare, di grande umanità, stupida e furba al tempo stesso. Da (ri)scoprire.
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toty bottalla
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martedì 10 maggio 2011
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geniale!
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E' un film atipico e genialle, fantasioso e originale dal cast importante. Saluti.
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themichtemp
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martedì 25 gennaio 2011
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un buon film
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marlon
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martedì 28 luglio 2009
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un gran bel "casotto"
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Si, "Casotto", senza esagerazioni, è un film da Oscar. Poi se consideriamo i soldi spesi (davvero pochi) il cast, l'ironia estrema, pungente e crudele (anche se apparentemente di facciata) e tanta bravura in generale, allora meriterebbe anche più dell'Oscar.
Bye, Matteo.
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stefano
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martedì 24 febbraio 2009
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grande!!!
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Rispondo al simpatico umorista che scrive di film stupido e banale.
Magari egli che certamente è trasgressivo e pimpante...ecco appunto potrebbe regalarci qualche sua opera d'arte, come si dice chi fa sbaglia e chi non fà non sbaglia ed imbroglia, una sua citazione che lo collochi nell'Olimpo dei personaggi che ci strappano allegria e risate.
Però presumo che con certi anonimi, come tutti del resto, personaggini il tempo del verbo resta senpre sul condizionale...potrebbe, farebbe...il tempo indefinito.
Cetamente mi farà la battutina del "potresti andare a..." ma va bene così.
Un caro saluto al simpatico critico e grande film il Casotto!!!
Stefano
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giulia
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giovedì 11 dicembre 2008
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1977: "casotto" di sergio citti
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Sono una fan moderata di Sergio Citti, ma "Casotto" è assolutamente geniale. Inutile raccontare le trame. Da elogiare il cast azzeccatissimo: Michele Placido, che fa un giovane ritardato; Jodie Foster, giovanissima e doppiata in romano, che con naturalezza mostra le sue grosse tette (davvero grandi per la sua giovane età) nel costume da bagno, usandole per far girare la testa ai maschi e per far morire di invidia le femmine; Mariangela Melato, l'altra tettona del film (ma meno di Jodie Foster!!) che tenta di concupire Tognazzi; Franco Citti e Gigi Proietti, due amici "rimorchiomani"; e poi Davoli, Stoppa, la Deneuve... Da non perdere.
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