ultimoboyscout
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giovedì 15 novembre 2012
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l'ispettore e la recluta in gonnella.
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In questo terzo capitolo, il sempre più rude poliziotto è affiancato da una giovane collega che all'inizio sembra essere più un peso che un reale aiuto, ma che avrà un ruolo fondamentale nel portare a termine il caso assegnato. Questo terzo capitolo comincia ad accusare una certa stanchezza e non è assolutamente all'altezza dei precedenti due, soprattutto perchè la brillante idea di affiancare una donna a Callaghan avrebbe dovuto far emergere il suo lato peggiore e duro, amplificare i suoi dogmi e le sue estreme convinzioni, invece il poliziotto meno burbero del "normale" tanto da vanificare la buona trovata. Inoltre il ritmo è discontinuo e spesso spezzato da tempi morti, oltre ai villain che appaiono delle macchiette, decisamente inferiori e meno convincenti dei cattivi dei precedenti capitoli.
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In questo terzo capitolo, il sempre più rude poliziotto è affiancato da una giovane collega che all'inizio sembra essere più un peso che un reale aiuto, ma che avrà un ruolo fondamentale nel portare a termine il caso assegnato. Questo terzo capitolo comincia ad accusare una certa stanchezza e non è assolutamente all'altezza dei precedenti due, soprattutto perchè la brillante idea di affiancare una donna a Callaghan avrebbe dovuto far emergere il suo lato peggiore e duro, amplificare i suoi dogmi e le sue estreme convinzioni, invece il poliziotto meno burbero del "normale" tanto da vanificare la buona trovata. Inoltre il ritmo è discontinuo e spesso spezzato da tempi morti, oltre ai villain che appaiono delle macchiette, decisamente inferiori e meno convincenti dei cattivi dei precedenti capitoli. Mentre appare felicissima la scelta di Tyne Daly al suo primo ruolo importante per il cinema. Fargo ci mette del suo ma non apapre del tutto incisivo, specie nello sviluppo di temi centrali del film come l'emancipazione femminile ma non avere più sceneggiatori del calibro di Milius e Cimino danneggerebbe più o meno chiunque. Semmai Fargo, rispetto a Siegel e Post, dirige in maniera più statica e piatta togliendo tensione alla fase narrativa e cercando di rimediare infarcendo il film di battute e momenti di umorismo.
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elgatoloco
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domenica 7 novembre 2021
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grande eastwood, ever
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"The Forcer"(James Fargo, soggetto di due studenti di cinema, Gail Morgan Hickman e S.W.Schurr, sceneggiatura di Dean Riesner e Stiling Silliphant, 1976). Number 3 della serie"Callahan"/in italiano il film era intiolato"CIelo di piombo, ispettore Callaghan", una volta tanto un titolo pittoresco, da parte dei distribuori made in Italy)parla di un Esatwood-Callahan incavolato e dai metodi poco oridossi ma efficaci in lotta coi superiori(quando mai ciò non avviene?), In più, dopo la sospensione dall'"esercizio attivo", Eastwood si vede affiancata, in un'operazione anche "politca", con ex-soldati in Vietnam quali"capoccia"di un gruppo pericoloso di terrotisti, un'ispettrice ma lui, come si può immaginare, non gradisce salvo poi doversi ricredere.
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"The Forcer"(James Fargo, soggetto di due studenti di cinema, Gail Morgan Hickman e S.W.Schurr, sceneggiatura di Dean Riesner e Stiling Silliphant, 1976). Number 3 della serie"Callahan"/in italiano il film era intiolato"CIelo di piombo, ispettore Callaghan", una volta tanto un titolo pittoresco, da parte dei distribuori made in Italy)parla di un Esatwood-Callahan incavolato e dai metodi poco oridossi ma efficaci in lotta coi superiori(quando mai ciò non avviene?), In più, dopo la sospensione dall'"esercizio attivo", Eastwood si vede affiancata, in un'operazione anche "politca", con ex-soldati in Vietnam quali"capoccia"di un gruppo pericoloso di terrotisti, un'ispettrice ma lui, come si può immaginare, non gradisce salvo poi doversi ricredere. Nel finale tutto sembra cambiato, con un'ulteriore sacosanta ribellione del"terribile"ispettore e la tragica morte della sua collega. Come si può evincere anche già questo breve sunto della trama, nel film c'è suspense, c'è"action"(quella necessaria, non quella inutilmente pletorica che fa da mero"riempitivo"in tanti film attuali, finendo per occupare quasi tutto un film, però), c'è anche la polmeica, chairamente espressa, contro certo"ipergarantismo"che bloccherebbe il "divenire della giustizia", la reazione della polizia alle azioni della crininalitò organizzata, ma certo non nelle forme che alcune volte avevano fatto gridare a certi critici europei, trattarsi di film"fasciste", da"giustizia fai da te"e simili. Al contrario, Eastwood e la sua colega(qui la brava Tyne Daly, che in seguito avrebbe interpretato una serie di telefilm in un ruolo quasi analogo a questo del film di Fargo)agiscono entro il"range"della legalità, ma in modo più effiace, quindi, a parere di certi avvocati e dirigenti della polizia interessati a far carriere in politica, in modo"eccesivo"violand l'habeas corpus etc. , dove la questione viene declinata, appunto, in senso ipergarantista, in realtà ipergaranrista per avere la sicurezza di poter contare su elementi"amici"anche in ambienti deicsamente loschi. Sembra che i due autori del soggetto lo abbiano sottoposto a Clint stesso, decisamente convinto dell9impianto generale, ma desideroso di far ampliare il tutto da una sceneggiatura più corposa, cosa poi realizzata soprattutto per l'apporto di uno scrittore.sceneggiatore di grande valore come Stirling Silliphant. Rispetto ai primi due filmm, la figur del"terribile"ispettore ha inziato a prendere corpo, diventando ormai un"mito". Easwtwood in questo caso, non è regista (lo sarebbe anche diventato per un film ulteirore della serie)ma ha già chairsisimo il da farsi e decide lui stesos ben più del regista. El Gato
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