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La versione nostrana di "L'ultima casa a sinistra",del quale è ripresa anche la narrazione frammentata(forse troppo)ma con sviluppi differenti di indubbio fascino.In questo caso,ai 2 delinquenti se ne aggiunge un terzo,ben più subdolamente crudele,e nel finale la vendetta non sarà en plein...Qui il balordo dedito all'eroina è il più sadico e non il più mite,e nella violenza sessuale è coinvolto anche un ignaro passante,che approfitta ignobilmente della situazione per poi riscattarsi in seguito.Se la prima parte e quella centrale,che si svolgono quasi esclusivamente in treno, sono intelligentemente dilatate(con la violenza che scatta molto dopo l'incontro tra carnefici e vittime) l'epilogo è frettoloso,riscattato in parte dal finale beffardo e amarissimo.Rispetto al film di Craven la regia è molto più curata(escludendo le riprese in stazione,palesemente girate in orari e luoghi diversi)e le scene di violenza,anch'esse dilatate,sono indubbiamente più cattive e sadiche(con qualche cedimento negli ultimi minuti).Tuttavia gli spunti interessanti come il confronto tra perversioni proletarie e borghesi,legge dell'occhio per occhio e malessere contemporaneo si perdono in fretta nel compiacimento gratuito.Ed escludendo i 3 cattivi,gli altri personaggi sono più schematici,così come i dialoghi oggi risultano retorici.Un b-movie estremo vecchio stile,criticato e condannato ferocemente ieri,oggi naturalmente cult.Musiche,a tratti eccessive,di Ennio Morricone.
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